Il Messaggero (S. Carina) – La stagione più lunga degli ultimi anni si è conclusa. Dopo 55 partite, la Roma stacca la spina. Ma da oggi inizia l’estate calda del tandem Pinto–Mourinho. Il gm in tempi non sospetti ha già promesso che a settembre, il tecnico “avrà una squadra più forte”. Primo nodo da sciogliere: la conferma o meno di Zaniolo. Per la prima volta dall’avvento dei Friedkin, per rientrare nei parametri economici europei, la Roma dovrà pensare oltre alle entrate anche alle uscite.
La vicenda del 22 è nota: il ragazzo ha il contratto che scade nel 2024, da tempo discute con il club la possibilità di rinnovare. Ma a fronte di una valutazione da parte della società giallorossa intorno ai 60 milioni. chiede uno stipendio adeguato. Tradotto: guadagnare quanto Pellegrini e Abraham. A queste cifre (6 milioni), però, la Roma non arriva. Una sua eventuale partenza, considerando che il cartellino è stato ormai ammortizzato, sistemerebbe non poco i conti.
Ci sono poi le questioni legate a Cristante e Mkhitaryan. La stagione più lunga degli ultimi anni si è conclusa. Dopo 55 partite, la Roma stacca la spina. Ma da oggi inizia l’estate calda del tandem Pinto–Mourinho. Il gm in tempi non sospetti ha già promesso che a settembre, il tecnico “avrà una squadra più forte”. Ma trovare un’intesa non è facile. Bryan è corteggiato dal Milan, dalla Juventus e dal Siviglia mentre l’armeno flirta con l’Inter
Mou da tempo ha dato le sue indicazioni per gli acquisti: un terzino destro, un centrale difensivo di piede sinistro, un regista, una seconda punta/ala che abbia almeno una decina di gol nelle gambe e, se verrà trovata sistemazione a Shomurodov, un vice Abraham (piace Arnautovic).
José accoglierebbe volentieri Douglas Luiz (Aston Villa). In difesa piace l’avversario di ieri sera, l’argentino Senesi. Come vice Karsdorp, è Dalot (Manchester United) l’uomo puntato dal tecnico. E per tentare la scalata alla Champions Mou monitora da tempo Guedes (Valencia): la valutazione si aggira sui 35-40 milioni.