Tuttosport (S.Carina) – L’attesa è terminata. La Roma oggi sfida la Juventus, provando a replicare l’impresa di cinque anni fa quando si laureò campione d’Italia Primavera ai danni del Varese. C’è uno scudetto da vincere e De Rossi senior, privo degli squalificati Tumminello e Sadiq, non può far altro che affidarsi a Ponce, il gioiello strappato da Sabatini al Newell’s e pagato già come un calciatore vero. Quattro milioni e duecentomila euro il biglietto da visita dell’argentino che però sia con Garcia che con Spalletti non ha avuto la possibilità di esordire con la prima squadra. Complice anche un infortunio al crociato del ginocchio destro che lo ha tenuto ai box per sei lunghi mesi. Ora, aspettando di vederlo nel ritiro di Pinzolo con Totti e compagni (a proposito: domani arriva Pallotta ed entro martedì è previsto l’annuncio del rinnovo contrattuale del Capitano), vincere lo scudetto con la Primavera per Ponce potrebbe rappresentare il trampolino ideale per poi essere ceduto in prestito al Crotone o allo Sporting Gijon per trovare spazi e convinzione. Discorsi futuribili: prima c’è da superare la Juventus che non vince il torneo dalla stagione 2005-’06.
FIGLIO D’AUTORE – Insieme a Ponce, uno dei protagonisti questa sera sarà certamente Di Livio. Lorenzo, figlio di Angelo che con la Juventus dei grandi ha vinto praticamente tutto, ha le idee chiare: «Siamo tranquilli, sicuri dei nostri mezzi e daremo tutto per la vittoria. Abbiamo capito che a volte, se ci carichiamo troppo, non riusciamo a ottenere quello che vogliamo. Se riusciamo a giocare il nostro calcio, se corriamo e ci sacrifichiamo insieme, riusciremo a vincere questo scudetto. Chi arriva in finale è in ogni caso una squadra pronta e difficile da affrontare. Roma-Juve è una partita storica, tra due squadre di grande prestigio, le due che hanno meritato di più di arrivare fino in fondo. La Juventus è una squadra forte, molto preparata tecnicamente e pratica davvero un bel calcio». Proprio alla sua posizione, è legato l’unico dubbio della vigilia in casa Roma: Di Livio infatti, oscilla tra la posizione di trequartista dietro Ponce e Soleri oppure di seconda punta al fianco dell’argentino con l’inserimento di Spinozzi in mediana.