Sembrava di stare all’Olimpico dopo una vittoria, ma era un grande condominio a Portonaccio. Alle 18, ora convenuta per il rito del flash mob musicale, invece dell’inno di Mameli sono risuonate le note di “Grazie Roma“. Un messaggio senza dubbio meno ecumenico dell’inno nazionale, ma molto sentito, visto che è rimbalzato fortissimo da un balcone all’altro. Funziona anche “Roma, Roma, Roma“. Se questi appuntamenti da balcone scatenano suggestioni forti, è perchè evocano un sentimento comunitario, proprio nel momento in cui la comunità è ferita. Planando a livelli meno elevati, c’entra forse anche la banale astinenza provocata da un black out calcistico decisamente anomalo. Venditti ha espresso un giustificato orgoglio: “E’ emozionante e gratificante scoprire quanto le canzoni riescano ad interpretare i sentimenti di appartenenza e di unità. Io sono orgoglioso di cantare Roma, per tutti i romani e per tutti gli italiani“. Lo scrive M.Filacchione sul Corriere dello Sport.