Gravina contro le Asl ma il Governo non cambia linea

Corriere della Sera (S. Agresti) – In fuga dalla bolla. Sei giocatori della Fiorentina hanno lasciato l’Italia per raggiungere le loro nazionali a dispetto delle disposizioni della Asl di competenza, secondo la quale i viola sarebbero dovuti rimanere in isolamento fiduciario. Una violazione che il club ha segnalato alla stessa Asl e alla Procura federale. È successo a Firenze ciò che è capitato a Torino in occasione della precedente sosta per le nazionali, il mese scorso. Allora furono Ronaldo e cinque suoi compagni a volare all’estero e il comportamento della Juve fu lo stesso della Fiorentina, con tanto di segnalazione alle autorità. La Roma ha rispettato la disposizione bloccando Mkhitaryan e Ibanez (anche Kumbulla è risultato positivo al Covid). Hanno invece avuto l’autorizzazione a lasciare l’Italia i giocatori delle altre società in quarantena – Inter, Lazio, Genoa, Crotone – purché organizzino viaggino “protetti “, con voli e mezzi privati. Queste diversità hanno portato il presidente federale Gravina a muoversi, chiedendo ai ministri Speranza e Spadafora uniformità: “Non facciamo una bella figura a livello internazionale”, ha denunciato lunedì. Ma il suo grido d’allarme non sarà accolto. Il ministro dello Sport gli spiegherà che anche il protocollo del calcio prevede che l’ultima decisione spetti alle Asl, perché solo loro hanno le conoscenze e gli strumenti per valutare quale sia la scelta giusta in base alle differenti situazioni delle squadre. Secondo Spadafora, insomma, non c’è da stupirsi se le indicazioni date alle società sono diverse. E inviterà Gravina a riflettere su quanto capitato alla Roma. Se i giallorossi avessero avuto l’autorizzazione a partire, Pellegrini, che ha scoperto di avere il Covid lunedì sera, sarebbe stato trovato positivo in Nazionale. E ora tutti gli azzurri sarebbero in bolla.

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