Il Corriere Dello Sport (M.Filacchione)– Il 19 luglio 1978 veniva presentato il nuovo logo della Roma dal presidente Anzalone: una testa di lupo nera, stilizzata e declinata su un fondo circolare bianco bordato di giallorosso. La novità era quasi sconcertante, la sua grafica sgretolava i crismi tradizionali. Con quella mossa la Roma, in anticipo su tutte le altre società italiane, faceva un salto nel merchandising. Il lupetto era destinato ad apparire su bandiere, magliette, portachiavi, cravatte. Qualunque ditta volesse farne uso doveva riversare i diritti alla Roma, una dinamica “americana” ancora aliena ai nostri lidi calcistici. Prese subito piede, del resto il suo ideatore era un designer di straordinarie intuizioni, Piero Gratton, scomparso a ottant’anni venerdì scorso. In seguito avrebbe sfornato altri loghi sportivi di successo, come quello degli Europei del 1980 o della Uefa nel 1983. La Roma ha periodicamente riproposto il lupetto: è ricomparso sulle maglie da trasferta nel 2012-13, nel 2016-17 e anche nella scorsa stagione. Secondo alcune indiscrezioni, sarà sulla seconda maglia l’anno prossimo.