La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Se ci sei batti un colpo. Perché se non è l’ultima occasione poco ci manca. E perché, come detto recentemente anche dal suo agente, Maxime Gonalons ha voglia di restare a Roma e di giocarsi ancora le sue carte. Ed allora Roma-Torino è davvero l’occasione giusta per far cambiare idea a tanti e dimostrare che il Gonalons visto negli anni passati al Lione (o anche nella partita giocata dalla Roma contro il Chelsea a Londra) è il Gonalons vero. Diverso, molto diverso da quello timido e titubante visto nelle (rare) apparizioni in giallorosso.
ASSENZA – Del resto, Gonalons non gioca una partita ufficiale oramai da oltre due mesi. L’ultima, infatti, è stata Roma-Atalanta (1-2) del sei gennaio scorso. Poi un lungo stop per un infortunio al polpaccio che l’ha costretto di fatto ai box fino a dieci giorni fa, quando ha ripreso ad allenarsi in gruppo. Adesso, causa l’infortunio alla caviglia di De Rossi (il capitano comunque oggi tornerà in gruppo, ma il suo riposo sembra già calendarizzato per precauzione), toccherà proprio a lui riprendere le redini della Roma in regia. «Maxime rientra ancora nel progetto giallorosso e Di Francesco ha profonda fiducia in lui – ha detto qualche giorno fa Frederic Guerra, il suo agente, ai microfoni di Rete Sport – Nella prima metà della stagione ha avuto qualche problema ad ambientarsi, ma ora è pronto. Il primo anno è sempre più complicato, specialmente in una città come Roma. Se resterà in giallorosso? Certo, il club non ci ha mai dato segnali negativi in tal senso. E lui vuole vestire la maglia giallorossa ancora per molto tempo». In questa stagione, fino ad oggi, Maxime ha giocato appena 11 partite e il suo borsino è complessivamente negativo.
RUOLO – Di Francesco però ci crede, questo è vero. Anche perché con lui pensava di poter avere un regista completamente diverso da Daniele De Rossi, il titolare del ruolo. «Nella gestione della palla sicuramente Daniele ha più esperienza e capacità di gestione – ha detto Di Francesco alla vigilia dell’ultima sfida, quella vinta in casa del Napoli –. Maxime invece ha più caratteristiche fisiche per recuperare a campo aperto. Sono però due giocatori che possono interpretare entrambi il mio 4-3-3». Già, anche se con caratteristiche diverse. Gonalons, ad esempio, tende ad accorciare più la squadra, a difendere attaccando il campo e, se ha occasione, a verticalizzare di più. E proprio questo gli chiederà venerdì sera Di Francesco, quando ci sarà bisogno di sbloccare la partita il prima possibile, magari anche con un pallone in verticale che possa far saltare il presumibile fortino granata. Del resto, poi, se davvero vuole restare a Roma anche la prossima stagione e iniziare a prendersi qualche dolce rivincita, Gonalons non può davvero più fallire.