Il Corriere Dello Sport (R.Maida) – Dopo la prima grande partita di Granit Xhaka all’Europeo, in molti hanno capito la ragione per cui Mourinho si stia adoperando per portarlo alla Roma. E’ stato uno dei trascinatori della Svizzera e ora spetta a Tiago Pinto chiudere una trattativa già ben avviata con l’Arsenal, agevolata dall’accordo già raggiunto con il calciatore per un contratto di quattro anni. Xhaka ha fatto sapere agli inglesi che non accetterà altre destinazioni.
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Nel ballottaggio tra portieri, tanto Rui Patricio quanto Gollini hanno manifestato entusiasmo davanti all’ipotesi di trasferimento. Gollini ha fatto di più, chiedendo scherzosamente agli ex compagni Cristante e Mancini di intercedere per convincere Tiago Pinto. All’Atalanta del resto non è più considerato indispensabile e Gasperini ha chiesto di venderlo per arrivare a Musso. E allora l’affare non si annuncia impossibile, ma il problema non è l’accordo economico, bensì l’idea di Mourinho, che preferirebbe affidarsi ad un giocatore più esperto, appunto il connazionale Rui Patricio.
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Il club punta a investire e costruire, per essere competitivo anche domani, mentre il tecnico predilige rinforzi che siano subito funzionali al suo piano. Una sintesi si troverà perché i Friedkin hanno dato ampio mandato a Mourinho sul mercato e lo stesso Tiago Pinto non intende discutere su un acquisto ritenuto prioritario. Xhaka e portiere allora, le basi. Tutto il resto del lavoro di ricostruzione è vincolato all’ecobonus, rappresentato dalle cessioni. In attacco potrebbe integrare il reparto un calciatore giovane, Tiago Pinto avrebbe voluto lo svedese Isak, che però l’Europeo ha lanciato verso club più prestigiosi. Può essere più facile raggiungere l’austriaco Kalajdzic, anche se lo Stoccarda chiede molti soldi. Niente invece sul fronte cessioni, a parte Santon che ha dato la disponibilità alla risoluzione del contratto.