Lamela e un gol “arrogante”: Palermo ko

Erik Lamela si presenta. Sette minuti per far inginocchiare il Palermo e impossessarsi dell’Olimpico: posizione defilata, sguardo al centro, sinistro a giro sul secondo palo. Sarà il match-winner.
Un gol prepotente. Anzi, “arrogante”, così come i nuovi dirigenti speravano che fosse la Roma. L’argentino ha incarnato lo slogan: appena 19enne, l’ex attaccante del River Plate ha rubato la scena all’esordio in serie A. E incassato i complimenti di Luis Enrique: “E’ speciale, straordinario e diverso dagli altri“. A benedire Erik, ha provveduto anche il capitano di giornata, Daniele De Rossi: “Come si dice a Roma, ha anche la tigna“, così il centrocampista di Ostia, per evidenziare anche le doti fisiche e caratteriali del compagno.
La luce si è accesa soprattutto sul volto di Walter Sabatini: l’investimento estivo da circa 20 milioni di euro (tra cartellino e commissioni) ha finalmente prodotto i primi risultati. Lo scopritore di Javer Pastore, ora può gongolare: “Javier gioca un calcio tutto suo, dove inventa situazioni particolari, con uno stile particolare. Lamela deve ancora adattarsi ad un certo ritmo e integrasi bene con i compagni. Ma rispetto a Pastore è più pragmatico“. E’ più arrogante.
A. G. R.

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