La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – A Roma c’è attivismo sull’asse portoghese José Mourinho-Tiago Pinto, che non prendono in considerazione solo gli arrivi, ma anche le conferme indispensabili al nuovo progetto. In tanti sperano in un ritorno di Totti, che ha dichiarato: “Nessuno mi ha chiamato, se lo facessero mi metterei seduto e per il rispetto che ho dei Friedkin e di Mourinho ci parlerei“.
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Intanto lo Special One, anche se non è atteso a breve a Trigoria, sta ricevendo continue relazioni e video sul centro sportivo, ma le immagini più importanti sotto esame sono quelle dei calciatori, esaminati anche dallo staff. Si è arrivati ad una lista di “Magnifici Dieci”, che dovrebbero essere lo zoccolo duro su cui costruire. In difesa spiccano i nomi di Mancini e Kumbulla, giovani di totale affidamento. Diverso discorso per Smalling, reduce da una stagione difficile. La sua età e il rischio di minusvalenza rendono complicata una cessione e la sua esperienza può essere utile a Mou. Non ci sono dubbi per Karsdorp e Spinazzola, protagonisti di un’annata positiva.
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In mediana conferme per Cristante e Veretout, il primo per duttilità, il secondo per la sua corsa e la prolificità che ha saputo mettere in mostra, anche se il francese ha numerose sirene che lo tentano. Nonostante qualche lusinga dalla Premier League, Darboe sembra essere una colonna del futuro, così come capitan Pellegrini. Titoli di coda sul grande assente della stagione, Nicolò Zaniolo, che nel fine settimana si sottoporrà all’ultima visita di controllo al ginocchio. Potrebbe essere considerato il primo nuovo “acquisto” dell’era Mourinho.