Il Tempo – È Roma la Capitale del calcio italiano

colosseo_roma

Non lo rispetta nessuno, il cartello di divieto sorpasso. A partire dal bulldozer laziale. Con i parenti stretti della Capitale frenati a Torino, campo ancora una volta stregato, Pioli e la sua armata balzano al secondo posto e sabato andranno a sfidare la Juventus fieri delle otto vittorie consecutive in campionato, dopo il raid al San Paolo in Coppa Italia. Ma ci sono altre barriere superate di slancio, il primato dei gol segnati in campionato, tolto alla capolista, ma anche un’impresa da celebrare a braccetto con la Roma, la somma dei punti delle romane supera quella delle torinesi, questa città si prende il ruolo di regina. L’Empoli, che aveva messo in difficoltà rivali di grande prestigio, conferma le sue qualità per pochi minuti, prima che i colpi di testa di Mauri e Klose chiudano presto i conti, dando l’avvio alla goleada, Candreva e Anderson a bersaglio. Nessuno può negare che in questo scorcio di stagione sia la Lazio a giocare il calcio più spettacolare in Italia.

Ci ha provato, la Roma, a conservare la posizione, ha attaccato con insistenza a Torino, producendo anche più del solito verso la porta avversaria. Ma, trovato il vantaggio su un rigore generoso trasformato dal miglior giallorosso in campo, Alessandro Florenzi, dopo soli otto minuti ha regalato il pari a Maxi Lopez. Palla tenuta in campo per centimetri da Peres, ma poi la difesa si è regalata un pisolino generale, De Sanctis che era stato eroe con il Napoli è andato a passeggio in area, complici tutti gli altri difensori. Poi tanta generosità per ritrovare il vantaggio, conclusioni talvolta poco fortunate, ma anche deplorevoli, come il gol fatto mancato di testa da Ibarbo. Contro l’Atalanta, fidando nei possibili disagi della Lazio allo JuveStadium, pesanti assenze per squalifica quelle di Manolas e De Rossi.

Nel pomeriggio, il ritorno alla vittoria del Napoli figlio della caduta libera della Fiorentina, incapace di reagire al momento negativo che l’accompagna. Benitez scavalca Montella al quarto posto, in attesa del posticipo serale. Salva Pippo Inzaghi un autogol di Duncan nel momento migliore della Samp. Nella ripresa i liguri erano andati avanti grazie a una magia di Eto’o che aveva liberato al gol Soriano e sembrava padrona della partita. Milan povero di qualità in centrocampo, il pari è più utile alla Sampdoria mentre il Milan resta indietro nella rincorsa a un Europa che si allontana.

Il Tempo – G.Giubilo

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti