Forse un giorno Zaniolo riuscirà ad indossare la maglia numero 10 del capitano, ma non sarà mai Totti. Perché non esisterà mai, non potrà mai esistere, uno come Francesco. Questo non significa che Zaniolo non sia bravo; anzi, lo è, e pure parecchio. Se, però, dopo il primo gol in Serie A si comincia a paragonarlo al più grande di tutti, per lui è l’inizio della fine. Troppo facile avventurarsi in simili accostamenti: la bellezza del cucchiaino d’oro con il quale Golden Nic ha illuminato la sera di Santo Stefano all’Olimpico ha fatto tornare in mente alcuni cucchiai di Totti, ma se si vuole rischiare di rovinare il ragazzo sarà sufficiente continuare a metterlo già sullo stesso piano o quasi del Capitano. Come riporta Il Messaggero, Zaniolo è un talento purissimo, ha personalità, testa, sfrontatezza e ampi margini di miglioramento; esagerare con gli aggettivi, però, non gli fa bene. Nicolò ha ancora bisogno di giocare, di fare bene e anche di sbagliare; di crescere, insomma. Come devono fare tutti i ragazzini di 19 anni che hanno appena segnato un gol alla Totti.