Giovanni Malagò. Ecco il nuovo Codice di Giustizia

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Giovanni Malago ha presentato oggi un nuovo Codice di Giustizia insieme a Giulio Napolitano, capo della commissione consultiva che ha redatto sia il testo che i regolamenti per il funzionamento dei nuovi organi che sostituiranno il Tnas e l’Alta Corte di Giustizia: la Superprocura e il Collegio di Garanzia. »È un momento epocale, era doveroso e auspicato, siamo andati con la logica del buonsenso”, dice soddisfatto il n.1 del Comitato Olimpico.

 

Il Codice sarà ora valutato dalle singole Federazioni che il 5 giugno, in un apposito Open Day, presenteranno eventuali riflessioni. Poi il Consiglio Nazionale lo approverà l’11 giugno e il nuovo corso prenderà il via ufficialmente il 1/o luglio (andranno ad esaurimento i 50 casi pendenti al Tnas e un caso all’Alta Corte). »Il Coni fa uno sforzo culturale significativo, spogliandosi di alcuni poteri nell’ultimo grado come suggerito dal magistrato più importante Giorgio Santacroce, primo presidente della Corte di Cassazione – aggiunge Malagò -. Non è tutto perfetto, qualche correzione ci potrà essere. Ma avevo promesso tempi certi e io non ho mai disatteso un impegno«. Lo scorso dicembre, il suo predecessore Gianni Petrucci(ora al basket), Paolo Barelli (nuoto) e Angelo Binaghi (tennis) votarono contro le modifiche statutarie. »Abbiamo ascoltato tutti con il massimo rispetto – assicura -. Qualcuno può non condividere qualcosa ma conta il grosso dell’impianto. Su 76 persone tre votarono contro. Mi auguro che tutti votino a favore. Ma se continuano a portare avanti le loro posizioni, noi abbiamo il diritto-dovere di andare avanti«. »Il Coni è garante di ultima istanza – spiega Napolitano, autore della riforma assieme ai giuristi Ferruccio Auletta, Massimo Coccia, Antonio Conte, Beatrice Coppa, Pierluigi Matera, Massimo Proto -. Gli interessa solo che i processi funzionino bene«.

 

Nascerà il Collegio di Garanzia (retto dall’ex ministro Franco Frattini), una sorta di ‘Cassazionè al posto dello ‘scontificiò Tnas e dell’Alta Corte, e la Superprocura (affidata al generale dell’Arma Enrico Cataldi) che coordinerà e vigilerà sulle procure federali (con, in specifici casi, il diritto di avocazione). »È anticosituzionale quando la Corte Costituzionale lo dice«, rassicura Napolitano Jr. Sono 400 le manifestazioni d’interesse pervenute per entrare a far parte, a titolo gratuito, dei due organi. Tempi certi per i processi: 90 giorni per il 1/o grado e 60 per il 2/o. Viene introdotto poi il registro dei procedimenti in cui saranno iscritti i fatti, con il termine di decorrenza fissato in 40 giorni prorogabile due volte dal procuratore generale. Il patteggiamento sarà possibile sia prima del pronunciamento del giudice che durante le indagini. Tra le novità c’è la condanna al pagamento delle spese processuali per lite temeraria. La riforma è una scommessa? »Sì – ammette il giurista -, ma se questo Paese non fa scommesse ha poche speranze”.

 

Ansa

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