Il Messaggero (S. Carina) – Demotivati, sulle gambe, molti già con la testa altrove. È la fotografia dei calciatori della Roma. Per certi versi, la cronaca di un finale annunciato. Perché se ormai da settimane l’input che arriva da Trigoria è quello di vendere, inevitabilmente la squadra lo assorbe, tramutandolo, nel momento di difficoltà, in alibi. È una vecchia storia che da queste parti torna ciclicamente di moda. Che stimoli può avere ad esempio Pastore, che ha dichiarato che la Roma è una società in perdita e che nello spogliatoio non si sa cosa succederà? Under ha le valigie pronte, si aspetta solo che il Napoli migliori la sua offerta. Kluivert è già stato avvertito che l’anno prossimo giocherà altrove, come probabilmente il giovane Calafiori. Ci sono poi Pellegrini e Zaniolo. Lorenzo è fermo alle parole di Fienga di gennaio: “Non ora, ma lo convinceremo con un progetto ambizioso“. La speranza è che il giocatore rimanga per la volontà di diventare capitano nella sua città, perché di ambizioso nella Roma, al momento, non c’è nulla. I conti peggiorano e il rischio che un’offerta importante per Zaniolo possa far vacillare il club è sempre più incombente.