Il Messaggero (S. Carina) – Due gol, per riassaporare l’effetto che fa. Lukaku si è rimesso in moto ed è ripartito dall’Estonia. Contro l’Empoli Romelu vuole giocare. E la Roma si aggrappa a lui per cancellare quello zero, alla voce vittorie, che stona terribilmente con obiettivi e umori di fine mercato. Non è al meglio ma le due partite con la nazionale gli sono servite per iniziare a recuperare il ritmo partita.

Gli sono bastati poi 20 minuti contro il Milan, con appena due allenamenti nelle gambe per iniziare a rinverdire il vecchio slogan di Carosello: “Gigante pensaci tu”. Da due anni Lukaku non trova più continuità, viene da una stagione con 22 partite saltate e da un mondiale da dimenticare. Romelu è una sorta di mister Wolf: risolve problemi. È il numero 9 alla Vieri, capace di mettersi sulle spalle la squadra. Fisicamente è mostruoso e nel campionato del 3-5-2 è l’uomo giusto al momento giusto. Soprattutto se il partner si chiama Dybala. Per questo motivo va aspettato, gestito, coccolato. Perché da lui passa il futuro prossimo della Roma. Lo sa Mou, lo sa Pinto, ne è cosciente la gente comune.