Giuseppe Giannini, storico capitano della Roma, ha rilasciato un’intervista al quotidiano Leggo. Queste le sue parole:
«Il trattamento riservato a Totti e De Rossi, da parte della proprietà, ha inevitabilmente offeso il cuore dei tifosi: quelle persone sono cresciute insieme a noi, appartengono alla nostra storia. Sono stati idoli, super eroi: non possono essere considerati numeri, plusvalenze o merce da impacchettare e spedire via come se niente fosse. Chi ha indossato quella maglietta va sempre sostenuto, ma c’è qualcuno che in quella maglietta ci ha lasciato il cuore dentro e va rispettato. So bene quanto è dura vedere lo stadio svuotarsi: è l’unico posto magico in cui ti abbracci con degli sconosciuti. Oggi è più semplice giocare nella Roma: io avevo i tifosi che venivano a contestare la squadra direttamente a Trigoria, erano molto passionali. Era la Società che cercava un contatto con i tifosi, li teneva vicini. Oggi invece sono riusciti a circondare la squadra di freddezza, quasi ad anestetizzare i tifosi: sono anni che perdono giocatori rappresentativi e importanti».