Giuseppe Giannini, una vita con la Roma e non solo, ha rilasciato un’intervista a Paolo Marcacci del Corriere dello Sport dove ha parlato del “rito” del ritiro estivo. Uni stralcio delle sue parole:
Che momento è nella stagione di un calciatore quello in cui inizia il ritiro?
“Oggi come allora dipende molto dall’interpretazione del singolo, a prescindere dalla categoria e dal livello. Se nella testa del giocatore scatta la motivazione di ‘costruire” in quei giorni la stagione che inizierà di li a poco, allora credimi: è il periodo più importante dell’anno”.
Ora che anche la Roma di Daniele De Rossi comincia a costruire la sua stagione, che differenza c’è tra i suoi mesi da subentrato a Mourinho e il lavoro da impostare sin dall’inizio, mercato compreso?
“Premettendo che Daniele ha le spalle larghe per affrontare tutto questo, cominciare dall’inizio è molto difficile e presenta complessità del tutto diverse, oltre a delle maggiori responsabilità. Nel caso di Daniele, poi, nei mesi passati lui ha dimostrato carisma e valore, quindi è anche fisiologico che ai nastri di partenza ci siano nei suoi confronti maggiori aspettative”.
Risposta secca: Chiesa sarebbe ancora un acquisto azzeccato per la Roma?
“Assolutamente: uno con quelle caratteristiche, con quello scatto che ti crea superiorità all’istante ti cambia le partite. Se ti cambia le partite, automaticamente ti cambia la stagione”.