Giuseppe Giannini ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport, commentando alcune situazioni di mercato, come la possibilità di vedere Paulo Dybala in giallorosso. Queste le sue parole:
Dybala alla Roma comincia a diventare plausibile.
Sarebbe un colpo fantastico. Il più entusiasmante dopo l’acquisto di Batistuta.
Sappiamo che cosa significò: lo scudetto del 2001.
Siamo a quei livelli. Un ingaggio da grande squadra. Porterebbe qualità, tanta qualità.
Perché sarebbe un innesto in grado di cambiare la Roma?
Perché andrebbe in qualche modo a rimpiazzare nell’immaginario dei tifosi quella figura che era Totti fino a pochi anni fa. E innescherebbe il medesimo entusiasmo tra i compagni di squadra. In questo momento il morale mi sembra già alto, con un arrivo del genere arriverebbe alle stelle.
Vediamo: lui e Abraham, più Zaniolo e Pellegrini a sostegno. Non male come attacco.
Sì, un attacco di alto rango. Le sensazioni che dà anche solo immaginarlo sono stuzzicanti. Ovviamente mi rendo conto benissimo che non è facile portarlo a casa. Preferirei parlarne quando vedo Dybala con la maglia addosso. Però è chiaro che sarebbe un acquisto eccellente.
Se resta Zaniolo. Se invece Zaniolo andasse via ed entrasse Dybala, la Roma ci guadagnerebbe ugualmente?
Non lo so, bisognerebbe conoscere a fondo quale tipo di Roma abbia in mente Mourinho. Si tratta di due giocatori completamente diversi, non si possono mettere a prescindere su due piatti della bilancia e misurarne il valore. Zaniolo non viene da una stagione particolarmente brillante, però è stato il suo gol a decidere la Conference League. Queste cose si dimenticano facilmente. Quando è servito, il suo contributo c’è stato.
Con un Dybala in più, dove potrebbe arrivare la Roma?
Speriamo di poterlo scoprire. Di diritto con le prime tre, a mio avviso. Con Dybala e Abraham davanti, una buona difesa, l’organizzazione in copertura che dà Mourinho penso proprio che possa inserirsi tra Juventus, Inter e Milan.
E a Dybala, viceversa, che cosa potrebbe dare la Roma?
Intanto grande affetto, grande calore. E di questi tempi non è poco per un calciatore, soprattutto per uno delle sue caratteristiche. Ritrovarsi ad essere l’idolo di una squadra che rappresenta la Capitale d’Italia credo sia una gran bella cosa. Lui è stato importante alla Juventus, ma a Roma scoprirebbe una piazza che non ha eguali per energia del tifo. E non penso rimpiangerebbe le glorie del passato.