Il Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) – Un’amicizia che parte da lontano. Una stima profonda, tra colleghi, in una categoria dove conta intrattenere buoni rapporti. Luciano Spalletti e Marco Giampaolo sanno cosa significa stare da una parte o dall’altra e loro stanno dalla stessa parte. Hanno una filosofia di calcio molto simile, hanno fatto la gavetta, prima di imporsi nel grande calcio. Domenica si ritrovano di fronte da avversari e Giampaolo verrà all’Olimpico alla guida della Samp capolista, con due punti di vantaggio sui giallorossi. Spalletti sa che il suo collega se la verrà a giocare, come ha sempre fatto. Un’amicizia che parte da lontano e che si è alimentata lo scorso anno a Empoli. Spalletti era disoccupato dopo aver concluso l’esperienza in Russia e andava spesso a seguire gli allenamenti della squadra toscana. Qualche tifoso empolese sussurra che durante le sue visite e considerato che Luciano a Empoli è di casa, qualche consiglio al suo collega amico lo abbia dato. Ora Spalletti deve riportare entusiasmo in un ambiente provato dai primi risultati incerti di questo inizio di stagione e contro la Samp deve vincere.
QUEL FEELING DI EMPOLI – Domenica sarà una bella partita. Ne è convinto Marcello Carli, il direttore sportivo dell’Empoli, che di Spalletti è stato compagno di squadra («io ero il suo capitano») ed è stato vicinissimo al trasferimento alla Roma, se Sabatini avesse rassegnato le dimissioni. Ma Carli è stato anche il dirigente che ha portato Giampaolo a Empoli, permettendogli di riprendere un percorso di crescita che si era interrotto negli ultimi anni. Domenica non sa per chi fare il tifo: «C’è questa grandissima amicizia tra loro due. Luciano è sempre stato molto gentile nei confronti di Giampaolo, lo ha invitato a cena a casa sua. Spalletti veniva spesso a vedere gli allenamenti da noi. So che c’è stima reciproca, da tempo. Si conoscevano da prima di Empoli. Giampaolo quando è arrivato da noi veniva da un periodo non molto felice, ma Luciano me ne aveva parlato bene e poi mi disse che avevo fatto la scelta giusta a portarlo a Empoli. Spalletti aveva tanto tempo libero, veniva anche quando c’era Sarri, l’anno precedente».
CERTEZZE – Nella scorsa stagione Spalletti vinse a Empoli alla fine di febbraio. A Roma teneva banco il caso Totti, escluso poche settimane prima dal tecnico in occasione della partita contro il Palermo. Alla vigilia Giampaolo si schierò dalla parte del collega: «Mi è piaciuto come ha gestito il caso Totti, non ha detto cose banali, è stato credibile e professionale, ma anche carismatico». Il buon avvio di stagione di Giampaolo con la Samp riempie di orgoglio Carli: «Fa piacere che abbia cominciato bene, è un allenatore valido, una persona di livello importante, intelligente, un uomo vero, mai falso, mai banale, un uomo di sentimenti. Mi dispiace che abbia vinto anche contro di noi, ma ho visto la Sampdoria messa bene in campo. Sono strafelice per averlo portato a Empoli. Così come lo sono per Sarri, due allenatori che sono ripartiti con me». Carli è convinto che Spalletti sarà protagonista con la Roma anche quest’anno: «Luciano ha sbagliato in sei mesi una sola partita, seppur importantissima. Ma hanno sbagliato tutti, non solo lui. Alla Roma ha fatto un lavoro straordinario, tenetevelo stretto. E’ una delle poche certezze della Roma. L’ho trovato molto maturato dopo l’esperienza in Russia. La Roma anche quest’anno sarà tra le prime due o tre».