Giampaolo pensa a Praet: «K.o. serio, che peccato»

La Gazzetta dello Sport (A.Da Ronch) – E alla fine rimane solo l’amaro. La Sampdoria vede sfumare il successo, che le avrebbe regalato uno scatto in avanti importantissimo nella corsa all’Europa, e si ritrova pure a fare i conti con due infortuni a giocatori fondamentali. Praet rischia grosso, il belga ha lasciato il campo con l’aiuto del fisioterapista, senza riuscire a comminare: si tratterebbe di un sospetto stiramento al flessore della coscia destra che imporrebbe al centrocampista uno stop quantomeno di un mese. Un bel problema visto che si tratta del giocatore più in forma a disposizione di Giampaolo.

QUAGLIARELLA – Un intoccabile, come Quagliarella, pure lui k.o. In anticipo, anche se probabilmente l’attaccante ha abbandonato per precauzione, dopo l’affaticamento subito contro la Fiorentina. Difficile, comunque, un altro recupero lampo in tempo per la trasferta a Roma di domenica, anche se in casa Samp la speranza resta viva. La sua assenza sarebbe un bel guaio se si considera che dal piede di Quagliarella sono arrivati ben 9 degli ultimi 12 gol blucerchiati. Per lui 16esima rete in campionato e 7° rigore di fila messo a segno. «Il rammarico – conferma Giampaolo – è tutto per i due infortuni, anche se per quanto riguarda Quagliarella si è trattato di una cautela, non è una cosa seria. Si è fermato per prevenire una cosa più grave. Ora lo valuteremo in vista di Roma. Purtroppo non è così per Praet, che ha sentito tirare e si è fatto male. Peccato, perché lui è un giocatore fondamentale per noi, un calciatore di grande livello. La partita, invece, è stata bella, ha avuto ottimi contenuti. Avevamo di fronte una Roma obbligata a fare una grande prestazione e noi, a tratti, l’abbiamo messa alle corde. Un bel risultato, anche se non è arrivato il colpo del k.o. nel secondo tempo».

BRAVI – Giampaolo è soddisfatto anche della prova di Zapata e Caprari: «Duvan ha fatto una partita di sacrificio, è in crescita. Caprari si è procurato alcune buone occasioni, ma dall’altra parte c’era Alisson, un portiere molto forte». Il tecnico, invece, non si lascia trascinare nel commento all’intervento della Var: «Ridurre la partita a quell’episodio sarebbe calcio da bar. Hanno visto così e il resto non mi interessa».

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