Corriere dello Sport (C.Baffico) – Col recupero di Andersen, difensore che la Sampdoria ha appena preso dal Twente, l’unico indisponibile rimane Dodò. Non dovrebbe essere rischiato Viviano tra i pali, mentre davanti Giampaolo valuterà in queste ore se concedere l’esordio a Zapata proprio nella partitissima. Normale l’esercizio di un parallelo con Schick, di cui il colombiano ha rilevato il posto in squadra. Tanto più che i doriani, domani sera, si troveranno davanti proprio il loro passato recentissimo, in termini di gol. Uno che ha fruttato quella quarantina di milioni necessari a gonfiare le casse del club. «Cerco di inserirmi poco a poco, e spero di avere una chance contro la Roma», ha detto Duvan Zapata a due giorni dall’anticipo di Marassi. Se la Samp, giusto un anno fa, andava nella Capitale con la stessa situazione di adesso – a punteggio pieno dopo due giornate – c’è anche il ricordo di un girone dopo quando la Roma è caduta a Genova. «Sto imparando cose nuove, in questa squadra. L’importante è vincere e fare bene», ha aggiunto il bomber colombiano – che alla Samp ha scelto la maglia numero 91, corrispondente al suo anno di nascita – reduce da dieci gol nell’ultimo anno all’Udinese. «Magari riesco a segnare più gol di Schick nella Sampdoria, ma l’importante è farli…». I doriani hanno sei punti, e con essi un ingranaggio che gira bene nonostante l’obbligata fase di assestamento. Giampaolo questa mattina dirige la rifinitura a Bogliasco, mentre alla seduta di ieri ha assistito anche l’avvocato Romei, uomo di fiducia del presidente Ferrero.