Giampaolo: “Il primo ad accorgersi di Schick fu Cassano. Un pomeriggio venne da me e mi disse: mister, questo è forte forte”

Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria, ha rilasciato alcune dichiarazioni al quotidiano Corriere della Sera. Il tecnico dei blucerchiati ha parlato anche di Patrick Schick e della sfida di domani sera contro la Roma. Queste le sue parole:

La sua Samp è prima in classifica. Che pensieri ha?
«Due vittorie non significano nulla. Sono servite a lavorare più serenamente durante la sosta, quello sì».

Si ricomincia sabato con Schick dall’altra parte. Nella Roma giocherà ala, lei però ha detto che quella non è la sua posizione.
«Ho espresso una mia opinione, poi voi giornalisti ci avete ricamato sopra. Ho detto che può giocare in diverse posizioni della linea d’attacco, ma sempre con la porta dritta davanti a sé. Confermo: per me non è un’ala. Giocatore pazzesco, mai banale, quando calcia è sempre gol. E dire che un anno fa non se lo filava nessuno. Aveva bisogno di crescere muscolarmente, era acerbo. Ma fortissimo. Sa chi se ne accorse per primo?».

Chi?
«Antonio Cassano. Un pomeriggio viene da me e mi dice: mister, questo è forte forte».

Il prossimo Schick come si chiama?
«David Kownacki, il polacco. Vent’anni, diverso da Patrik ma potenzialmente fortissimo. Nel medio periodo esploderà».

Chi vince il campionato?
«Il Napoli è la squadra che s’è rafforzata di più perché non ha cambiato nulla e perché Sarri ha un anno di più di lavoro. La Juve il settimo scudetto dovrà sudarselo come non mai. Un filo dietro Milan, Roma e Inter sullo stesso piano».

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