La Gazzetta dello Sport (A. D’Urso) – Una Roma “performante” con il nuovo membro dello staff tecnico, Mark Sertori, ex Manchester City. Una Roma che punta alla Champions, che ha abbassato il monte ingaggi e l’età media dei giocatori e che non venderà i pezzi pregiati nella prossima stagione. Parlando in francese (col team manager Simone Ricchio accanto a fargli da traduttore), il ds Florent Ghisolfi ha espresso ieri concetti chiari a Trigoria, illustrando alcuni passaggi chiave del recente passato, del presente e del futuro. E ribadendo gli obiettivi dei Friedkin: “Vogliamo un club che non sia dipendente da tecnici o dirigenti, vogliamo creare stabilità e lo stiamo facendo ampliando il management. Abbiamo evitato i prestiti per aumentare il valore dei cartellini del club. A breve verrà annunciato il Ceo. Sertori è il direttore della performance e ricostruiremo il dipartimento scout. I Friedkin vogliono una grande squadra nel nuovo stadio. L’acquisto dell’Everton? Per la Roma non cambierà nulla2.

Inevitabile, ad un certo punto, tornare sull’esonero di Daniele De Rossi: “La reazione dei tifosi è comprensibile — ha proseguito Ghisolfi —. Daniele è una leggenda, con lui ho sempre avuto un rapporto sincero. La decisione di esonerarlo è stata presa di comune accordo coi Friedkin. Ora bisogna guardare avanti”. Verso quel futuro e quei progetti in cui rimane coinvolto Paulo Dybala dopo il no all’Arabia: “Ha scelto col cuore di restare, ora deve giocare libero di mente dando il meglio di sé. Non abbiamo mai chiesto agli allenatori di farlo giocare meno per il rinnovo e non siamo stati noi ad avergli trovato il club arabo”.

Ghisolfi si è soffermato poi sul mercato e le conseguenti strategie: “Si dice che manchi un terzino, ma giocando a tre dietro abbiamo parecchi esterni. Sul finire del mercato, con De Rossi, avevamo deciso che il modulo sarebbe cambiato, per quello abbiamo preso Hermoso ed Hummels. I rinnovi? Speriamo di trovare una soluzione per Zalewski, non vogliamo perderlo a zero. Stiamo discutendo pure quello di Pisilli, mentre Svilar ha già dimostrato di meritarlo e lo avrà. Non mi sentirete mai parlare di periodo di transizione, ci sono anche gli obiettivi a breve termine e la Roma merita di stare in Champions”. Un obiettivo da inseguire con Ivan Juric in panchina: “È arrivato con umiltà e rispetto sia per De Rossi che per i giocatori. Il contesto era difficile e ha ottenuto già risultati. Scopro un uomo e un mister di qualità”.