Su RaiRadio1, l’ex allenatore della Nazionale U21, nonché Campione del Mondo con l’Italia a Spagna ’82, Claudio Gentile, ha concesso una lunga intervista, analizzando anche il match di ieri sera tra Roma e Juve. Ecco le sue dichiarazioni: “Secondo me per la Juventus il sogno Champions è sfumato. Sarebbe già stata un’impresa prima del ko di Roma, ora tutti i sogni sono finiti. È stata una sconfitta che brucia ma è stata immeritata. La Juve ha giocato anche discretamente e la Roma non è stata superiore, ma questo è il calcio e bisogna pensare già al futuro”.
Perché si segna poco rispetto al passato?
“Io penso che ci sia una fase difensiva con troppo palleggio orizzontale. Prima la palla andava verso la metà campo avversaria e si andava alla ricerca del gol. Prima c’erano più possibilità di fare gol, oggi c’è molto palleggio che fa perdere un po’ d’entusiasmo”.
Nel calcio contemporaneo sono più forti le difese o gli attacchi?
“Hanno la stessa valenza, ci sono attaccanti meno incisivi di quelli di una volta. Il calcio attuale è questo. Quando vedo una partita con difensori che sono a 4-5 metri dall’attaccante, mi si irrita la pelle. Dobbiamo però prendere atto che questo è il calcio attuale. Ma dobbiamo riportare il calcio italiano ai fasti del passato, anche se non si vedono molte prospettive in questo senso”.
Nel calcio contemporaneo vede un nuovo Gentile?
“Non esistono difensori simili a come ero io in campo. Non vedo più marcature strette come un tempo. Oggi non le vedo più ed è deludente. Vediamo dei difensori che non hanno punti di riferimento, si mettono in mezzo all’area e aspettano che la palla gli sbatta addosso. Il calcio italiano ha questo tipo di mancanze che non dà buone prospettive verso il futuro”.