Poleiche post partita; subito dopo il match contro la Roma, il Presidente del Genoa ha commentato le decisioni arbitrali:
Ciclone in due tempi, firmato Enrico Preziosi. Più della sconfitta in sé, brucia maledettamente il modo in cui essa è maturata. «Banti? Per noi è una iattura. Quando si dice: la cabala… Lui è un porta fortuna della Roma. Speriamo che non venga più, o che venga il meno possibile. Al di là dei meriti o dei demeriti del suo arbitraggio, o del fatto che sia in buona o malafede, con lui non riusciamo mai portare a casa un risultato positivo. A me spiace molto l’arroganza di certi arbitri. Secondo me Banti non sa gestire le gare ed irrita il pubblico».
BRUTTI PENSIERI E’ l’antifona a un secondo, durissimo assalto dialettico:«Troppe cose stanno succedendo a Roma. Non vorrei che…». La frase del presidente genoano resta sospesa, anche se il riferimento all’inchiesta Mafia Capitale pare quasi implicito. Una frase forte e quanto meno inopportuna da parte sua, che però per Preziosi non rappresenta un’attenuante alla sconfitta: «La Roma è un’avversaria fortissima. Non possiamo regalare un uomo a una squadra del genere, ma anche la decisione sul fuorigioco nel finale è molto dubbia». Per non parlare dell’ammonizione a Perotti (diffidato), «nell’azione in cui il primo fallo di mano era stato commesso dal suo avversario. Nel calcio non esistono certezze, ma resto convinto che in parità numerica saremmo riusciti a portare a casa un risultato positivo». In serata è poi arrivata la replica del direttore generale romanista, Mauro Baldissoni: «Credo che siano dichiarazioni sciocche, sfuggite a Preziosi per la delusione della partita. Il Genoa è una bella squadra, ma la Roma è stata superiore. Forse la frustrazione per il risultato lo ha portato a certe affermazioni. Se mi aspetto dichiarazioni anche da Torino? Credo che ci si debba occupare di cose serie. Noi preferiamo sempre tenerci fuori dalle polemiche».
AVANTI COSÌ Questo resta comunque per il Genoa un boccone troppo amaro da mandare giù in silenzio. le parole del numero uno del Grifone pesano come macigni. Iattura è sinonimo di disgrazia, sciagura, e lo sfogo rischia di rovinare un momento in cui il Genoa si era costruito una solida credibilità. Per Preziosi «la nostra prestazione è stata buona. Abbiamo fatto molto più di quello che avremmo pensato, ma nulla di più di quanto abbiamo meritato ». Perotti in partenza? «A gennaio non si muove. Ha iniziato la stagione con noi, e con noi la finirà».
NERVOSO IO? NO In questo clima da caccia alle streghe, Gasperini (costretto a seguire la ripresa dalla tribuna inferiore, dietro alla panchina genoana) ha provato a smorzare perlomeno i toni, raccontando i motivi della sua espulsione nell’intervallo: «Ho spiegato all’arbitro che nel primo tempo c’erano stati due episodi pesanti contro di noi, usando toni non offensivi, che lui però non ha accettato. E mi ha allontanato. Io non ero nervoso. Forse lui era un po’ agitato. L’espulsione di Perin ha reso più brutta la partita. Cartellino rosso o giallo per Perin? La decisione dell’arbitro è sempre al limite, dipende dai casi».Sul gol annullato nel finale al Genoa, ha parlato anche Garcia: «Una rete segnata in fuorigioco su un angolo che non c’era. Banti ha arbitrato bene, anche se resto dell’idea che andrebbe utilizzata la tecnologia». Veleni e accuse a parte, Gasperini ha una certezza: «Credo che il Genoa esca comunque rafforzato da questa partita».
La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini /F. Grimaldi