Abbigliamento casual, sguardo sveglio, faccia che assomiglia sempre di più a quella di Charles Bronson e una voglia matta di cominciare subito a lavorare. Rudi Garcia ieri pomeriggio si è presentato così a Trigoria, solcando i cancelli del centro sportivo verso le ore 16. «Sono molto felice di essere a Roma. Fa molto caldo, ma va bene così.
Trigoria mi sembra davvero un bel posto per lavorare», le sue prime parole al centro sportivo della Roma. E Garcia in poco più di due ore ha conquistato un po’ tutti, regalando disponibilità e dispensando positività, sentimento che a Trigoria serve come il pane.
LA GIORNATA Prima di Garcia a Fiumicino era sbarcato il suo agente, Pascal Boisseau, insieme al suo collaboratore Alex Bonnot. Poi, in leggero ritardo, è arrivato anche Garcia(«Forza Magica Roma», le sue parole appena sbarcato). I tre sono volati subito a Trigoria e mentre Boisseau e Bonnot provvedevano materialmente alla firma del contratto con Baldissoni e Fenucci, Garcia faceva la conoscenza del centro sportivo.
A mostrarglielo Tempestilli e Massara, con il tecnico francese che ha studiato campi, palestra, sala-fisioterapia, la stanza per i video e per le riunioni tecniche. Insomma, niente ristorante, piscina o bar («Il caffè lo prendo dopo»), Garcia è voluto andare subito al nocciolo del problema: il lavoro. Anche per questo ha chiesto a tutti di parlargli in italiano (qualcuno gli ha anche regalato un dizionario tascabile, da portare sempre con sé), vuole entrare subito con tutto se stesso nel cuore di Trigoria. Dove, tra l’altro, ieri ha conosciuto anche il Ceo Zanzi ed Alex Zecca (braccio destro di Pallotta) e scherzano con i bambini dei Roma Campus, che ieri riempivano Trigoria. «Sono felice del suo arrivo, è un allenatore molto quotato da noi — dice l’ambasciatore francese Alain Le Roy — Un consiglio? Frequenti i ristoranti italiani, le strade e i luoghi dove poter incontrare i tifosi, portare la sua passione alla Roma». Già, ed infatti la giornata di oggi Garcia la dedicherà proprio a cercare casa. Dove? Possibile tra Eur, Torrino o Casal Palocco, ma non è detto che non decida di vivere in quartieri che rappresentano il cuore giallorosso come Testaccio o la Garbatella.
IL VERTICE Ieri Garcia si è chiuso per più di un’ora in una stanza con Sabatini(da questa mattina a Milano), con cui poi ha anche cenato. Hanno pianificato il ritiro di Riscone (10-24/25 giugno, con raduno l’8 a Trigoria), la tourné in America (10-12 giorni, tra Kansas City, Toronto e una tappa tra Chicago e Washington) e studiato le strategie di mercato. Prima di tutto i portieri. Rafael resta in ballo (anche se come secondo nome), con il Palermo ieri si è parlato del prestito di Viviano, con diritto di riscatto della metà. Garcia ha ascoltato le parole di Sabatini su Nainggolan e Paulinho e poi parlato delle possibili cessioni eccellenti: Osvaldo, De Rossi e Pjanic. Sono tre giocatori che al tecnico francese piacciono e di cui avallerà la cessione solo per fare cassa ed arrivare a giocatori di pari valore. Domani alle 15.30 ci sarà la presentazione ufficiale, giovedì volerà a Lilla per salutare la sua ex squadra. Poi sarà solo Roma. E lavoro, tanto lavoro.
Gazzetta dello Sport – A.Pugliese