Ancora nulla di fatto, ancora un giorno a vuoto, ancora un passo falso. Il tutto mentre la tifoseria ha cambiato umore ed alla rabbia è subentrata la rassegnazione verso una dirigenza incapace di trovare un allenatore, ad oltre 4 mesi dall’esonero di Zeman. E va bene che si parla di terze scelte (dopo i no incassati da Mazzarri e Allegri) e, quindi, di tecnici che — è evidente — non convincono fino in fondo, ma portare a Roma Rudi Garcia non dovrebbe essere poi così faticoso. Se, come sembra, è ancora lui ad essere in pole position per la panchina della Roma della prossima stagione.
SITUAZIONE L’attesa fumata bianca, insomma, non è arrivata neanche ieri. Sabatini è rimasto a Trigoria a lungo, ragionando sulle opportunità con il resto della dirigenza (Fenucci, Zanzi e Baldissoni) e riferendo telefonicamente a Pallotta. Garcia resta il primo nome nella short list giallorossa, avendo trasmesso a Sabatini idee ed entusiasmo, ma Bielsa ha guadagnato posizioni ed ora è più di un’alternativa al francese. E poi c’è Mancini, che però a ieri non era stato ancora contattato e sulla cui posizione (e su quella di Montali) Unicredit ha voluto chiarire: «Ci siamo sempre astenuti dall’entrare nelle questioni tecniche e non abbiamo mai dato indicazioni su allenatori o manager». Di certo c’è che la banca (che ha già anticipato molti soldi) non concederà ulteriori linee di credito al club, se non quelle derivanti dai patti parasociali.
ROTTURA Intanto a Trigoria Franco Baldini ieri ha salutato tutti. Commosso, con le lacrime agli occhi. «Mi dispiace non aver fatto di più per la Roma», ha detto un po’ a tutti. «Era venuto a fare il direttore generale, ma se fanno un marchio senza neanche dirglielo la rottura è insanabile — ha detto a Trs il suo avvocato, Mario Stagliano — Pensava di togliersi dai piedi Pannes e Zanzi: non è stato così e questo gli ha creato malcontento. Ora vedremo se era lui il male della Roma o no». La rottura di rapporti con gli uomini di Pallotta era evidente. Intanto, a De Laurentiis che ieri ha fatto sapere di aver offerto alla Roma (tramite Unicredit) 40 milioni per Lamela e Marquinhos, dopo che i giallorossi avevano offerto Osvaldo al Napoli, fonti vicine alla Roma replicano così: «Evidentemente ha sbagliato numero di telefono e quotazione».
Gazzetta dello Sport – A.Pugliese