Uno dei principali candidati a sedere sulla panchina romanista dopo l’addio di Ranieri era stato Gian Piero Gasperini. Prima si era parlato di Conte, ma dopo il rifiuto di quest’ultimo, avanzava sempre più prepotentemente il nome dell’attuale tecnico dell’Atalanta. Dopo una serie di giorni in cui si pensava seriamente che il tecnico di Grugliasco potesse essere vicino alla Roma, è arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia del suo rinnovo con la squadra bergamasca. Scelta abbastanza comprensibile quella di Gasperini, che potrà andarsi a giocare insieme ai suoi ragazzi la Champions storica conquistata da lui stesso nella precedente stagione. Il tecnico che quindi continuerà la sua avventura in neroazzurro, è tornato su quello che è stato il suo avvicinamento alla società capitolina. Queste le parole rilasciate da Gasperini ai microfoni di Radio Anch’io lo Sport:
“Ho deciso di restare a Bergamo perché, per quello che rappresenta la città e la società, era veramente difficile e impossibile, sarebbe stata una forma di piccolo tradimento, anche se giustificabile nella professione. Non me la sono sentita di percorrere questa strada, nonostante ritenga molto capace il suo amministratore. La Roma poteva essere una grande tentazione. Per tutto quello che sta facendo Bergamo per me non potevo cambiare. Vicinissimo alla Roma? Direi di no, ho sempre mantenuto le distanze in attesa del risultato del campionato. C’è stima reciproca, ma non si è mai arrivati a un vero e proprio tentativo di andare alla Roma. Ma credo che la Roma riuscirà a fare una squadra molto forte“.