REPUBBLICA.IT (M. PINCI) – Sembrerà strano ai tanti romanisti delusi da un pareggio che rischia di allontanare ancora di più il primato in classifica. Eppure lo 0-0 con l’Inter regala a Rudi Garcia un nuovo record per la sua collezione. La sua Roma con 58 punti in 25 gare di campionato, ha il miglior passo della storia della società dalla fondazione a oggi nei campionati di massima serie. Eguagliando un altro mostro sacro della tradizione giallorossa. Ma attenzione alla sfida di Napoli, in programma domenica prossima e forse vero spartiacque per il ritorno in Champions dalla porta principale: Totti e Maicon sono pronti al rientro, eppure il tecnico francese rischia di perdere De Rossi.
GARCIA COME IL CAPELLO TRICOLORE – Rudi Garcia come il miglior Fabio Capello. Assurdo? Non proprio. Con il pareggio contro l’Inter, l’allenatore di Nemours ha eguagliato il rendimento dopo 25 gare di campionato di un altro mito della storia giallorossa, e tiene esattamente lo stesso passo dell’ultima Roma campione d’Italia, quella del 2000-2001: 58 punti alla venticinquesima apparizione. Ma se nel 2001 Totti e compagni conservavano a questo punto del campionato 6 punti di vantaggio sulla Juventus seconda, oggi il gruppo di Garcia ne ha 8 di svantaggio dai bianconeri primi (in attesa del posticipo contro il Milan). La testimonianza dell’incredibile stagione dei Conte boys, ma anche di quanto sono riusciti a costruire alla prima stagione insieme Strootman e Benatia, Gervinho e Pjanic, alfieri di una Roma che nelle parole del proprio allenatore, non ha ancora abdicato dalle proprie ambizioni: “Crediamo ancora allo scudetto“, giurava Garcia a fine gara. Forte dell’idea che con una gara da recuperare – il 2 aprile contro il Parma all’Olimpico – e con il ritorno dei propri tifosi ad occupare le curve (ma per quanto?) non mancano le risorse per accorciare sulla capolista, che dovrà comunque far visita nella capitale alla penultima di campionato. Perché quella gara non sia inutile, però, la Roma dovrebbe riuscire a rosicchiare qualche punto. Per questo Pjanic spera: “Tiferò Milan“. Senza un’impresa di Seedorf, i giochi potrebbero essere già chiusi.
TORNANO TOTTI E MAICON, DE ROSSI RISCHIO SQUALIFICA – Apertissimi sono, invece, quelli per il secondo posto. E Napoli-Roma di domenica in questo senso somiglia eccome a una gara spartiacque. Nella memoria romanista è viva la gara di coppa Italia, uno scivolone simile in tutto e per tutto (a partire dal risultato) a quello di campionato contro la Juve a Torino. La squadra era ripartita, ma il pari in emergenza con l’Inter è un campanello da non trascurare. Se non altro Garcia riavrà alcuni elementi determinanti nel suo organico, e assenti da troppo tempo: Maicon rientrerà in gruppo in settimana e conta di esserci dall’inizio. Pronto al recupero anche Totti, ma solo il lavoro settimanale dirà se potrà partire dall’inizio o sarà meglio usare cautela. Paura invece per quanto il giudice sportivo deciderà su De Rossi: il pugno a Icardi durante Roma-Inter è sfuggito all’arbitro ma non alle telecamere. E il giudice sportivo Tosel dovrà decidere se far ricorso al supporto delle immagini per valutare il gesto: lo ritenesse volontario e violento, scatterebbe inevitabile la squalifica per almeno due gare. E con un Pjanic ancora acciaccato a causa di quel ginocchio dolorante da quasi due mesi, l’assenza del regista della nazionale peserebbe come un macigno sulle spalle di questa Roma.