VIDEO – Garcia: “Devo fare in modo che la rosa reagisca, forse non hanno capito che mancano poche partite. E’ solo colpa nostra questo risultato. Non è tutto perso”

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Queste le parole di Rudi Garcia, allenatore della Roma, dopo la sconfitta per 2-1 contro il Milan di Filippo Inzaghi:

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GARCIA A SKY

Si sente tradito?
Alla fine della partita ho visto i miei giocatori arrabbiati perché mancavano 30 secondi prima del fischio dell’arbitro, ma noi abbiamo perso un’ora di gioco. Abbiamo iniziato bene per 10 minuti, preso un palo ma poi siamo caduti in un falso ritmo, un ritmo troppo basso per una partita tanto importante per noi. Devo fare in modo che la rosa reagisca, forse non hanno capito che mancano poche partite.

Parla netto verso i giocatori: provvedimenti?
Questo riguarda me e la squadra.

Fa male segnare Mattia Destro?
Sono le cose strane di un giocatore in prestito che gioca contro una sua, forse, ex futura squadra. Sono arrabbiato per noi, non perché che segni Mattia ma che segni il Milan: sapevamo che questo Milan era buono in ripartenza e abbiamo facilitato il loro compito. E’ solo colpa nostra questa sera.

Troppo semplice dire che con Totti e Iturbe la Roma girava meglio?
Non serve a niente parlarne con il senno di poi. Sono entrati bene sia il capitano che Iturbe: negli ultimi 25 minuti abbiamo creato di più, giocando meglio.

Peggio gli errori dei singoli o di squadra?
L’errore di un singolo può capitare, abbiamo giocatori che per loro dovrebbe essere vietato perdere la palla. A centrocampo si deve creare, non creare problemi alla squadra: se andiamo sotto ritmo è più facile per la squadra avversaria e non riusciamo a mettere in campo quella voglia che dovremmo usare fine a fino stagione. Le partite adesso sono ogni giornata meno, abbiamo tre finali non solo da giocare, ma farlo ad alto ritmo per avere almeno la chance di prendere i tre punti ogni volta.

Tante palle perse. Ha pensato a una contromisura su Honda-Torosidis?
Penso che abbiamo lasciato il Milan attaccare sulle fasce con i suoi terzini, i nostri attaccanti si vede che non hanno fatto abbastanza sul piano difensivo.

In Francia non si possono schierare i giocatori in prestito contro la squadra di appartenenza. Era questo che intendeva in precedenza?
Non importa, non è il problema di questa sera.

GARCIA A MEDIASET

La spiegazione di questo scivolone?
Aver giocato male. Abbiamo iniziato bene all’inizio poi ci siamo addormentati, abbiamo giocato sotto ritmo. In queste partite la squadra deve capire che bisogna giocare con un altro ritmo. Solo l’ultima mezz’ora è andata bene con Totti e Iturbe.

La preoccupano Udinese e Palermo?
Oggi deve servire da lezione. Devo fare in modo che la squadra reagisca, se non vinciamo ci avviciniamo alla delusione. Dobbiamo lavorare forte per domenica, stasera alcune cose non hanno funzionato. Venivamo da due buone partite, oggi ci siamo addormentati. Non si possono perdere palloni a centrocampo e far fare agli avversari quello che vogliono.

Non era meglio Totti dall’inizio?
Questo si chiama il senno di poi. Non vedo il problema dopo due gare vinte nel riproporre la stessa formazione. Chi entra dalla panchina deve essere pronto. Non conta la formazione iniziale, il problema è che ci siamo addormentati.

Problemi a centrocampo?
Abbiamo tre giocatori a centrocampo di altissimo livello e per loro è vietato perdere la palla.

Come sta Gervinho?
Non lo sappiamo ancora.

Iturbe?
Lo scorso anno giocava in modo differente, quest’anno gioca un calcio manovrato. Lui dà sempre il meglio di se e fa sempre il 100%. Questo è buono, così si diventa buoni giocatori.

Il gol di Destro?
Il problema non è il gol di Destro ma il gol del Milan.

Ipotesi di ritiro?
Sono decisioni mie, parlerò con i miei giocatori. Non lo vengo a dire a voi.

Cosa si sente di dire ai tifosi?
Non è tutto perso questa sera, abbiamo 9 punti da prendere e dobbiamo reagire. C’è tempo ma non abbiamo più possibilità di sbagliare.

GARCIA ALLA RAI

Una Roma inspiegabilmente al piccolo trotto…
Abbiamo iniziato bene poi ci siamo addormentati. Ritmo troppo basso. Gare così importanti dobbiamo giocarle con un ritmo più alto. Ora abbiamo solo tre partite e le dobbiamo giocare con un ritmo più alto per vincere.

In avanti lo stesso attacco di Genoa e Sassuolo, ma siete andati meglio con Totti e Iturbe. Confermare la stessa squadra non fa bene?
Se guardi dopo Genoa allora è giusto tenere la stessa formazione. Non è una questione di uomini ma di atteggiamento. Manu e Francesco hanno dato un qualcosa in più quando sono entrati.

Ritiro?
Basta con queste cose. Le cose le decido io e le comunico comunque prima ai giocatori.

GARCIA IN CONFERENZA STAMPA

Si aspettava un passo indietro del genere?
Nemmeno io me l’aspettavo, abbiamo iniziato bene ma poi siamo caduti in un basso ritorno. I giocatori devono capire che in partite di questa importanza serve un ritmo alto, non un ritmo da amichevole. Abbiamo fatto errori e concesso ripartenze al Milan, poi abbiamo concesso anche il secondo gol e tutto è diventato piùà difficile. Con Totti e Iturbe siamo stati più pericolosi, ma con 2 gol di svantaggio non abbiamo preso nemmeno un punto.

Sabatini ha parlato delle condizioni precarie di Pjanic. Ma non è meglio puntare su giocatori più in forma oppure tutta la squadra è in condizioni poco brillanti?
Dopo il Sassuolo e il Genoa non se n’è parlato, non è un problema di condizione fisica. Le grandi squadre giocano ad alto ritrmo e non è stato il caso della Roma stasera. Pjanic ha avuto un problema alla caviglia nel riscaldamento, ma bisogna anche ascoltare i giocatori. Non è un alibi dire che ha giocato con un piccolo problema. Ci sono circostanze in cui si deve dare il meglio di se. Anche se si è al 90% è sufficiente se c’è la testa a far correre le gambe.

Gervinho?
Speriamo non abbia finito il campionato, mi auguro che non sia nulla di grave.

Destro?
Non è problema che Mattia ha fatto gol il problema è che il Milan ha fatto gol, su errori nostri. Il secondo gol è quello di troppo, quando siamo sotto di un gol si può recuperare, quando subisci il secondo è davvero complicato. Per questo sono arrabbiato sulla seconda rete.

Delusione verso la squadra…
Sono momenti differenti, non è un problema di motivazioni, ma capire sul campo il modo di giocare, ci siamo addormentati e abbiamo dimenticato di giocare ad alto ritmo.

GARCIA A ROMA TV

All’inizio la squadra è partita bene, poi cosa è accaduto?
Forse il fatto di avere situazioni interessanti nel primo quarto d’ora ha fatto credere alla squadra che continuando così era possibile segnare. Infatti ci siamo addormentati e il ritmo era troppo basso per renderci pericolosi, abbiamo anche perso palloni che hanno lanciato le ripartenze del Milan. COsì abbiamo preso il primo gol, mentre nel secondo tempo ci siamo complicati ancora di più la vita: il secondo gol non ci permette di recuperare e sperare di vincere. Allora vuol dire che abbiamo sbagliato delle cose, giocando bene per troppo poco tempo: all’inizio e alla fine. In mezzo c’è un vuoto nero della squadra e i ragazzi devono capire che non può succedere una cosa così in una gara molto importante. Possiamo perdere, ma non giocando in due momenti, senza fare una grande partita.

Si parla di un possibile ritiro: vi confronterete su come gestire questo momento?
Sì, ovviamente. Ripeto che decido io e che cercherò di far capirte alla squadra che deve reagire soprattutto. La prima cosa è parlare con loro: devono capire e sentire quello che penso. Ci alleneremo domattina molto presto, ma prima devo avvisare la squadra. Poi rifletteremo con calma, perché a volte a caldo si prendono brutte decisioni perché si è arrabbiati. Bisogna prendere il tempo per riflettere. Non c’è una linea definitiva: la cosa è che la linea che prenderò io deve funzionare. Prima del match con il Sassuolo tutti volevano il ritiro, poi abbiamo vinto due bei match: vuol dire che non è la soluzione fantastica, sennò sarebbe troppo facile. Adesso i ragazzi devono reagire: quello che non mi spiego è che arrivavamo da due partite buonissime, ma abbiamo ancora 3 partite e nulla è perso, ma il tempo stringe e noi dobbiamo sfruttare e recuperare il tempo che rimane.

C’è una data, il 24 maggio: il derby è decisivo sotto ogni punto di vista?
Sì, ma non è la prossima gara. Ne parleremo quando arriverà, per ora dobbiamo essere concentrati solo sull’Udinese, perché non abbiamos celta. Dobbiamo giocare a ritmo alto e fare in modo di vincere per continuare ad avere il nostro obiettivo, quello di raggiungere la Champions. Vediamo domani, forse saremo secondi, oppure terzi, ma non possiamo più perdere tempo e su questa cosa i giocatori devono riflettere.

Ci sono stati tutta una serie di falli di Pazzini, e molte palle perse a centrocampo, che fanno pensare ad un deficit di personalità…
Non è un problema di motivazione o concentrazione, penso che è più un problema di non aver capito che andavamo su un muro giocando a ritmo così basso, perché dopo i primi 15′ non abbiamo più creato occasioni. Non giocando bene ci siamo aperti e abbiamo preso il gol: è più questo, che stiamo sbagliando durante la gara. COsì non va. Adesso non c’è più niente da fare per questa gara, ma ci sono ancora 270′ da giocare con grande impegno, ad alto livello, ma ogni secondo, non solo 30 minuti su 90.

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