Il tempo perduto, in fondo, è una ferita mal suturata nello scorrere del proprio passato. Per rincorrerlo ognuno ha il suo sistema, la sua personale «madeleine» proustiana pronta ad evocare sorrisi e lacrime incagliate in ciascuna storia. Ormai è chiaro come Mattia Destro abbia trovato il suo modo per cucire i lembi di tutto il bello che ha accompagnato la prima parte della carriera con questo presente da protagonista, provando a cancellare così undici mesi da incubo, graffiati da bisturi, recuperi e ricadute che gli hanno svelato l’altra faccia del calcio. Se l’ossessiva caccia al gol era stata la causa del suo infortunio del gennaio scorso, ritrovarlo ad ogni apparizione sembra ormai la sua cura.
Delusi «Totti non aveva molti minuti nelle gambe e così ho scelto di dividere il tempo tra lui e Mattia spiega l’allenatore . Col rientro del capitano, però, siamo più forti». Probabile, questo però non lenisce l’amarezza per una vittoria svanita nel finale. «Un pari a San Siro non è un risultato negativo, però siamo delusi. Quando si va due volte in vantaggio occorre essere più forti in difesa. Stavolta abbiamo fatto alcuni errori, anche se in generale abbiamo visto una bella Roma. Peccato aver sbagliato tante ripartenze, possiamo fare meglio anche sul piano offensivo ». Se la Juve si allontana, chi si avvicina è il Napoli. «Io non guardo né avanti né indietro dice Garcia Adesso occorre una grande partita in casa contro il Catania per andare in vacanza e preparare bene la sfida del 5 gennaio contro la Juve: il nostro obiettivo è arrivarci con più di 40 punti. Il fatto che il Milan ci abbia lasciato fare gioco è un buon segnale, segno che ci rispettano. Fisicamente, poi, stiamo bene, altrimenti non saremmo ancora imbattuti. Gervinho? E’ un giocatore molto pericoloso, può saltare l’uomo, può andare in profondità, ma può segnare di più».
Arbitraggio Un’ombra lo attraversa quando si parla di rigori. «Gli arbitri hanno fatto il loro lavoro, ma De Rossi all’intervallo ha detto che c’era un penalty su di lui per una trattenuta. Io non l’ho visto, però so che i miei giocatori usano il fair play, non sono furbi, quando ho sentito che ha detto che era fallo ci ho creduto»
Gazzetta dello Sport – M.Cecchini