Garcia: “Voglio entrare nella storia, ma a fine stagione. L’inno della Roma? Lo ascolto sempre in macchina…”

Garcia conferenza Roma-Verona PREcco le parole di Rudi Garcia a i microfoni di Mediaset Premium dopo Sampdoria-Roma 0-2.

GARCIA A MEDIASET

Tecnico capolista che ha fatto la storia del club: 5 vittorie consecutive ad inizio campionato

“L’importante  non è entrare nella storia adesso ma a fine stagione . Adesso abbiamo vinto 5 partite, abbiamo giocato 3 partite fuori casa, il merito è dei miei calciatori, hanno giocato molto bene questa sera.”

 

 

 Benatia ce lo ha confermato: quest’anno ha detto; il derby non si gioca , si vince…le chiedo: il campionato non si gioca , ma si…

“Non si può dire , è troppo presto, la gioia dei miei giocatori che festeggiano negli spogliatoio,  è molto bello vederli felice, ed è importante per il gruppo questa vittoria”

 

 

 Scudetto in francese come si traduce…

“C’è un altra domanda , non ho capito… -ride- ”

 

 

 Espulsione?

“Non ho detto niente di scorretto, secondo me è stato il miglior primo tempo della stagione”

 

 

Si aspettava di fare un gruppo unito e forte dopo tutti i problemi dell’estate, Baldini via, Allegri che non è venuto, le importanti cessioni: se lo aspettava?

“Ho sempre detto che il futuro è più importante. In questa squadra ho ragazzi con molto talento e con uno spirito collettivo altissimo, e l’entusiasmo che ci mettono è importantissimo per il futuro”

 

 

 Totti, in campo…queste sostituzioni sono vincenti..

“Tutti i giocatori che entrano nel secondo tempo devono aiutare la squadra, i 3 cambi che entrano ci rendono  molto più forti, mi è piaciuto Borriello, Marquinho e anche Dodo”

 

 

 Fino alla fine poteva chiedere il rigore,o la punizione,nell’azione del gol di Benatia, è sintomatico del gruppo e della mentalità

“Si, è come un simbolo, c’era rigore su di lui, ma ha dato ancora di più per segnare”

 

 

 Allora torni a vedere il vocabolario per tradurre la parola Scudetto

“Non ho capito la domanda , mi scusi…” -ride-

 

 

GARCIA A SKY

 

Nella storia della Roma mai cinque su cinque, un primato che Rudi Garcia festeggia con un’espulsione, come mai?

“Non ho detto niente di scorretto. Quello che conta è la vittoria, abbiamo giocato 3 gare fuori casa e fare punteggio pieno era difficile.”

 

È stata un’estate pesante, avrebbe scommesso su questa classifica?

“Il merito è dei giocatori. Hanno un grande stato d’animo, lavorano bene tutti insieme, hanno voglia di fare bene per i nostri tifosi. Anche quando i giocatori entrano a partita iniziata aiutano la squadra, è una cosa importante per il futuro.” 

 

Alla Roma non tirano mai in porta

“Si difende tutti insieme. Abbiamo vinto sempre con due gol di vantaggio, abbiamo talento per segnare in tutti i momenti, oggi Benatia ha fatto un gol incredibile, è stato una sorta di simbolo, poteva fermarsi per cercare il rigore, invece ha voluto segnare…”

 

Ora che conosce da vicino Totti, può avvicinare Platini nel suo cuore?

“Si, è uno dei più grandi della storia del calcio. È entrato, ha fatto assist. Oggi però è importante aver fatto 15 punti, non la storia della Roma. Quella sarà importante alla fine della stagione.”

 

De Rossi è ha più responsabilità, ha stabilizzato la fase difensiva

“Oltre alla tecnica ho uomini grandi dal punto di vista del carattere. Daniele è un grande, lui e i vari De Sanctis, Strootman e Maicon hanno grande carattere.”

 

È facile vincere con i giocatori di esperienza?

“No, Ljajic per esempio non ha grande esperienza, quello che conta è l’armonia.”

 

Come ha conquistato lo spogliatoio?

“Penso che sarebbe stato facile entrare in questo spogliatoio: tutti, giovani e meno, vogliono sentirsi importanti, quello che è stato meno facile è convincerli di poter raggiungere grandi traguardi tutti insieme.”

 

Ha cantato anche lei l’inno della Roma con Pallotta per festeggiare il derby?

“Lo conosco bene, ce l’ho in macchina…”

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