Conferenza, Garcia: “In Bosnia hanno gestito bene Dzeko. Spero che la situazione della Curva possa cambiare. Il presidente ha fatto sempre le cose migliori per la sua Roma. Non ho mai visto così bene Strootman dopo il primo infortunio. Castan è come un figlio per me” – VIDEO

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Conferenza stampa pre Roma-Empoli per mister Rudi Garcia che risponde alle domande dei giornalisti. Queste le sue parole:

Come sta Dzeko?
Bisogna dire che anche se siamo rimasti sempre in contatto con la Bosnia, l’hanno gestito bene. Non era pronto per giocare e non ha giocato, era possibile che entrasse ma l’hanno gestito bene. Non è al 100% ma almeno oggi ha fatto tutto l’allenamento con la squadra, cosa che ieri non ha fatto. Piano piano sta recuperando la forma fisica e il fatto di giocare senza paura“.

Spera che la situazione della Curva possa cambiare?
Lo spero. Il presidente ha sempre fatto e farà sempre le migliori cose per la sua Roma, quindi anche per i suoi tifosi. Soffriamo tutti questa situazione, speriamo si risolva presto. Le parole del presidente sono un bel segnale per i nostri tifosi“.

Domani che modulo schiererà?
Potremo usare i due moduli che conosciamo, ma anche un terzo che stiamo provando. L’obiettivo è allungare la serie di vittorie iniziata col Carpi e col Palermo. Non dobbiamo sottovalutare l’Empoli, è una squadra che ha caratteristiche precise e tanta qualità collettiva. Dobbiamo essere al 200%, niente pensieri su altre cose se non il campionato“.

Domani rivedremo Castan o ancora De Rossi?
Dani fa benissimo in difesa, tutto è possibile. Con l’assenza di Keita non faremo sicuramente sette partite con De Rossi centrale, manca un regista. Ci servono due centrali di nuovo sul campo, come Castan e Rudiger. Serviranno domani, ma anche nelle altre partite della striscia che ci aspetta“.

La favorita è la Juve?
Hanno vinto 4 scudetti di fila, è normale che sia così. Il campionato è più aperto quest’anno, noi ci impegneremo per smentire i pronostici. Per fare una grande stagione con un grande traguardo non dobbiamo avere infortuni di lunga durata, come avuti l’anno scorso con Castan e Strootman“.

Nelle parole di Conte ci ha visto una candidatura ad essere il suo erede alla Roma?
Quando siamo avversari è normale che c’è un gioco mediatico, si difende la propria squadra e si stuzzicano gli avversari, è una cosa normale. Antonio sta facendo grandi cose con la Nazionale, lo vediamo. Io non leggo ogni giorno le dichiarazioni di tutti, qua bisogna vincere sennò c’è gente insoddisfatta, l’ha detto Spalletti, ma non è così che si costruiscono le future vittorie“.

Può dire con certezza di quando potrà tornare in campo Castan? E’ fiducioso sul recupero di Strootman?
Per Kevin lo spero, non l’ho mai visto così bene dopo il primo infortunio. Già da un anno e mezzo è fuori, non l’ho mai visto così bene e sereno, lavora bene. E’ il terzo infortunio sullo stesso ginocchio, serve tempo, glielo dobbiamo lasciare. Siamo fiduciosi, non sono medico, ma aspettiamo il suo ritorno al 100%, sarà così. Su Leo: ho un rapporto particolare con lui, è come un figlio per me, non ci sono problemi, il suo momento arriverà, se non sarà domani sarà in una di queste partite che arrivano. Gli manca il ritmo partita, è stato fuori un anno, non si torna al 100% con un colpo di bacchetta magico. Lui sa che sono onesto con lui, c’è concorrenza, quando sarà il migliore, lui è molto importante, non dimentico che ha fatto il primo anno, sarà un giocatore importante“.

La Roma prende troppi gol, come mai? Rudiger come sta?
Rudiger è pronto, è guarito dal problema al ginocchio, deve tornare al suo livello giocando. Se vinciamo tutte le partite fino a fine anno con il 4-4-2 sono contento, ho rivisto tutti i gol presi, non c’è un parametro che torna sempre, sono gol differenti che abbiamo preso, ci sono stati errori individuali, lo sappiamo, la squadra lo sa. I difensori devono essere difensori veri, il centrocampo deve proteggere più la difesa, sono cose ovvie in una squadra di calcio. Non voglio che si perda questa cosa di attaccare, con 38 0-0 si va in Serie B, dobbiamo trovare un equilibrio“.

Pallotta ha detto parole precise sullo scudetto, si sente più responsabilità sulle spalle?
Io quando gioco ad un gioco lo faccio sempre per vincere, sia nella mia professione sia nella mia vita privata. Quando sono arrivato il primo anno avevo voglia di vincere tutto, dopo si continua con questo processo. Facciamo in modo di migliorare sempre, la rosa, i dettagli, la preparazione, il gioco e di conseguenza i risultati“.

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