Queste le parole di Rudi Garcia, allenatore della Roma, dopo il pareggio per 1-1 con la Fiorentina nell’andata degli ottavi di Europa League:
GARCIA A MEDIASET
E’ servita la strigliata? Oggi è stato un pareggio ma diverso…
Sì, meritavamo di vincerla. Abbiamo sofferto i primi 20′ poi siamo cresciuti. Io considero più i 70′ dove la Roma è stata ambiziosa tanto da segnare almeno un gol, fondamentale nelle coppe.
Nainggolan ha detto che quando si gioca in undici si gioca meglio…
Giochiamo sempre in undici. Dipende da come stanno gli undici, se sono al massimo è meglio. Però oggi eravamo undici, abbiamo giocato bene ma ancora siamo solo all’intervallo di questa sfida.
Abbiamo visto di nuovo una squadra armonica…
L’abbiamo visto nel primo tempo a Verona con l’Hellas, a Rotterdam e gli ultimi 20′ con la Juve. Oggi abbiamo sofferto i primi 20′ poi siamo cresciuti, con una gran gara sul piano del gioco, con verticalizzazioni. Si è vista una Roma interessante.
Da inquietante a interessante. Com’è possibile?
E’ il calcio. Va così. Io penso che oggi si poteva anche vincere però va bene così.
GARCIA IN CONFERENZA STAMPA
Commento?
C’era lo spazio per vincere, viste le occasioni, per questo non sono tanto contento del risultato. Era importante segnare ma abbiamo sofferto nei primi 20’, per il resto abbiamo mostrato cose interessanti. Personalità e soprattutto gioco, nel primo tempo però abbiamo regalato alcuni contropiedi alla Fiorentina.
Sembrava che a centrocampo ci fosse superiorità della Fiorentina per il pressing su Nainggolan, poi ha cambiato…
Era previsto così, abbiamo fatto pressing alto. Dopo era previsto di cambiare modulo e di organizzarci come abbiamo fatto. Se è andata meglio? Si, avevamo perso dei palloni a 30 metri dalla porta della Fiorentina dove c’era troppa densità e abbiamo regalato contropiedi alla Fiorentina.
Nainggolan ha detto che giocando in 11 si fa meglio…
Intendeva dire giocare in 11 tutti al loro al livello. Stavolta è stato così. Ma nulla è fatto, c’è ancora il ritorno e serve una vittoria giovedì prossimo.
Ma nella lettura generale uscirà che con l’uscita di De Rossi si è risolta la partita…
Non è che De Rossi non abbia giocato prima. Ma la partita si è risolta nel modo in cui ho spiegato. Era meglio restare con Daniele ma non si poteva fare. Pjanic è entrato bene dalla panchina. Speriamo che per Kostas e Daniele non ci sia nulla di grave. Mi è piaciuta la risposta della squadra sul campo alla sfortuna dei 2 cambi obbligati.
Una reazione da squadra, invece che una reazione di nervi come con la Juve?
Come abbiamo giocato a Rotterdam, contro il Verona e i 20’ con la Juve. La partita con il Chievo è stata sbagliata, i ragazzi lo sanno. Siamo tutti sulla stessa barca, ma la barca va meglio quando giochiamo come stasera.
GARCIA A ROMA TV
Oggi abbiamo rivisto tracce di una Roma che conosciamo…
La squadra ha risposto bene alla perdita di due giocatori nel primo tempo, hanno lottato contro la sfortuna. Il terzo cambio è stato obbligatorio aspettare. A parte i primi 20 minuti e i contropiedi regalati, perdendo palloni a 30 metri dove c’era molta densità, poi abbiamo trovato il nostro gioco e giocato con carattere e personalità. Sono però arrabbiato, c’era spazio per vincere.
Ultimi minuti importanti…
E’ stato il viso mostrato anche a Rotterdam, contro il Verona e nei 20’ con la Juve. Abbiamo costruito tutto su quelle gare. I ragazzi devono capire che mettendo in moto questo gioco abbiamo più possibilità di vincere.
Nainggolan ha fatto i complimenti agli esterni difensivi…
Abbiamo lavorato bene sul piano difensivo e creato situazioni interessanti, che era possibile sfruttare meglio. Ora siamo solo all’intervallo, per qualificarci dobbiamo vincere giovedì.
Montella ha parlato dell’episodio sul gol di Keita, sembra esserci una spinta ma la Fiorentina poteva avere 2 espulsi…
Anche con questi episodi era possibile vincere, dobbiamo essere più efficaci ma ci sono più cose positive che negative stasera.
Dove nasce l’esclusione di Gervinho? Il tridente era più per difendere o per attaccare?
Era per sfruttare la velocità di Iturbe, sapendo che Florenzi è un maestro nel correre alle spalle dei difensori. Era previsto così, dovevamo verticalizzare di più anche se la squadra mi è sembrata abbastanza equilibrata. Gervinho ha fatto bene in Europa, meno bene in campionato. Anche se quando non fa una grande gara fa sempre cose interessanti per la squadra. E’ anche vero che ha giocato sempre dal suo ritorno dalla Coppa d’Africa, volevo risparmiarlo ma anche farlo riflettere: il Gervinho in grande forma deve esserci per tutte le gare.
Quanta difficoltà c’è a gestire una partita che si mette subito male?
E sempre un dispiacere per un allenatore fare 2 cambi nel primo tempo. Era previsto fare un pressing alto e cambiare modulo in corsa, ma era anche previsto l’inserimento forze fresche nella ripresa, cosa che ho potuto anche fare a metà con l’ingresso di Gervinho.