LIVE PAGINE ROMANISTE – Queste le dichiarazioni del tecnico giallorosso Rudi Garcia adesso in conferenza stampa, alla vigilia di Napoli-Roma (stadio San Paolo, domani alle ore 15.oo):
Se Manolas domani non riuscisse a farcela, chi tra Keita e De Rossi giocherebbe?
“Vedremo, c’è un allenamento oggi pomeriggio, se non gioca metteremo un difensore accanto a Yanga-Mbiwa“.
E’ la trasferta più difficile dell’anno?
“Sportivamente è sempre difficile, il Napoli è una squadra forte, ancora di più in casa. Sono concentrato sul fatto di tenere tutti con la testa sul campo, sarà difficile, ma non cambia il nostro atteggiamento, faremo in modo di fare una bella partita e portare a casa un risultato positivo“.
Che messaggio lancia alla vigilia?
“Per me il calcio deve essere una festa, amicizia, rispetto degli altri colori, il bello del calcio è che siamo riuniti intorno alla stessa passione, bisogna riflettere e fare cose positive, una famiglia non si deve fare la domanda se può portare un bambino allo stadio o meno, domani e il ritorno sono belle opportunità per mostrare che ognuno pensa positivo e pensa al rispetto“.
Qual è l’insidia del match?
“Una partita non è mai prevedibile, sappiamo che hanno qualità, soprattutto offensiva, sappiamo anche che hanno dei problemi in difesa, poi c’è l’aspetto fisico, giochiamo ogni tre giorni, c’è sempre un punto interrogativo sul piano fisico, vedremo chi starà meglio su questo punto. Dovremo essere al 100% in ogni momento per approfittare dei loro cali“.
Lo scorso anno siete andati male in trasferta col Napoli…
“Abbiamo vinto le due in casa e perso le due al San Paolo, dobbiamo dimostrare di essere migliorati, anche con una rosa non completa e col fatto di giocare ogni tre giorni, vediamo. Quando inizia la stagione tutti sanno che Napoli è una trasferta difficile, poi siamo primi, abbiamo fatto un inizio di stagione corretto, possiamo fare risultato anche a Napoli“.
Che dubbi ha oltre a Manolas? Destro e Florenzi?
“Tutto quello che dico allo spogliatoio rimane tra me e loro, l’allenatore pensa sempre alla squadra e ai giocatori, sono stato anche io un giocatore, è normale che uno pensi a sé stesso“.
Si aspettava queste situazione extracalcistiche in Italia?
“Non sono io a dover dare consigli, posso parlare di questi 15 mesi che son qui o della mia esperienza in Francia. Anche lì ci si domanda se si può andare allo stadio con i bambini, bisogna fare qualcosa per far sì che il calcio non sia una guerra, bisogna dare l’esempio anche noi giocatori e allenatori“.
Gli juventini con Conte si sentivano più sicuri? O la Roma fa più paura?
“E’ meglio chiedere ai vostri colleghi di Torino, io mi occupo della mia squadra, mi interessa il campo, è normale che noi abbiamo bisogno di voi stampa e voi avete bisogno di noi come club. Sugli altri team non è un mio problema“.
La classifica rispecchia i valori che si sono visti?
“Siamo ad un quarto del campionato, già abbiamo un insegnamento sulle forze del campionato, ma ci sono ancora tante partite, la classifica dice una cosa sul momento, ma non come finirà il campionato. Sarà una stagione differente dalla scorsa, sono sicuro di questa cosa, dobbiamo fare in modo che non sia differente nel fatto di arrivare tra le prime due, tutte perderanno punti per strada“.
Che momento vive Iturbe?
“Penso che sul piano fisico non sta ancora abbastanza bene, è sempre così, nella prima partita dal ritorno da un infortunio si sta bene e poi c’è un calo fisico, non riesce ad esprimere la sua velocità, che è importante. Lui ha giocato molto, ho sempre la stessa considerazione di lui, ha capito il nostro gioco, ha fatto dei gol, bisogna lavorare sul piano fisico per tornare al 100%, quando ha degli spazi è più facile per lui“.
Il calendario?
“Spero che torneranno già i giocatori che sono in infermeria, abbiamo ancora tre partite per finire questa serie e sono tre difficili. Poi ci sarà la sosta e ci sarà una nuova serie importante, il calendario non lo guardo, non so se è facile, sono concentrato sul Napoli che arriva subito, speriamo di non avere problemi con i difensori centrali, faremo di tutto per tornare con il maggior numero di punti“.
Questo modo di impiegare Destro è il massimo che può offrire al giocatore (paragone con Montella ai tempi dello Scudetto)?
“Io nella mia testa non vedo Mattia sotto gli altri, prendo conto di alcuni parametri, non solo sul giocatore, ma anche sulla situazione generale degli avversari. A volte scelgo di giocare con due punte centrali, a volte con una che ha caratteristiche precise, faccio le mie scelte su questi parametri. Cerco di mettere in campo i giocatori che giocano bene insieme, finché ho la possibilità di avere sette attaccanti con me ho possibilità di scegliere, trovo questa cosa particolare, ma le scelte sono giudicate solo in base al risultato, ma lo so, sono le regole del gioco“.
Serviva al gruppo un risultato negativo della Juve?
“Sembrava che dopo la Champions lo spogliatoio era sottoterra, non era vero per niente, poi dopo l’aggancio in settimana eravamo sulle nuvole, non è vero neanche. Abbiamo sempre un atteggiamento misurato per vincere le partite, io sono contento del gruppo, vivono veramente bene insieme, so che questa cosa può essere un vantaggio nella stagione, un gruppo unito come lo abbiamo è una base per vincere“.
Tagliavento vivrà la partita con poca serenità visto l’ambiente?
“Io ho fiducia nei sei arbitri che faranno la gara, lo faccio sempre, non cambierò oggi atteggiamento. Dopo alcune gare c’è da dire qualcosa, speriamo che non ci sia bisogno, con la migliore delle due che vincerà“.