Il Corriere della Sera (G.Piacentini) – «Per battere l’Empoli dobbiamo dare il 200%, non possiamo permetterci di sottovalutarli». Rudi Garcia vuole cominciare nel migliore dei modi la striscia di sette partite che daranno un verso alla stagione della Roma, sia in Italia sia in Europa. La politica dei piccoli passi comincia oggi pomeriggio contro la formazione di Giampaolo, in un Olimpico che sarà anche un termometro per misurare l’effetto sui tifosi della mano tesa da parte di James Pallotta con la chat su Facebook di due giorni fa. «Spero – è il pensiero di Garcia – che le parole del presidente facciano effetto, sono un bel segnale verso i nostri tifosi: lui farà sempre le cose migliori per la sua Roma. Soffriamo tutti per il fatto di giocare senza la nostra curva».
Lo stesso Pallotta aveva parlato di una squadra «già pronta per vincere». Il tecnico francese non si sottrae alle proprie responsabilità e respinge al mittente la candidatura di Conte per la sua panchina: «Con Antonio ci siamo stuzzicati in maniera leale quando allenava la Juventus. Adesso sta facendo grandi cose con la nazionale italiana, ma non leggo le dichiarazioni di tutti: so da solo che bisogna vincere per dar gioia agli insoddisfatti. Io vado avanti per la mia strada e partecipo per vincere, tutti noi alla Roma facciamo di tutto per riuscirci, ma so anche che c’è un processo di miglioramento in corso. La Juve è la favorita perché ha vinto quattro scudetti di fila, noi ci impegneremo per ribaltare i pronostici».
Per farlo bisogna cominciare dalla gara contro l’Empoli. Ad eccezione degli infortunati di lungo corso – cioè Keita, Totti e Strootman («Non l’ho mai visto così bene dopo le operazioni precedenti: è sereno, ma questo tipo di infortunio ha bisogno di tempo e noi glielo concederemo perché sappiamo che tornerà ad essere un giocatore fondamentale per noi») – il tecnico francese ha sfruttato la sosta per recuperare un po’ di calciatori acciaccati, soprattutto in difesa, dove al fianco di Manolas dovrebbe toccare a Ruediger, ritenuto più pronto rispetto a Castan.«Per me Leo è quasi come un figlio e sarò il primo ad essere felice quando sarà tornato al 100%. Il suo momento arriverà, non so se con l’Empoli o in una delle sette sfide che ci attendono. Gli manca ancora il ritmo da competizione e non si torna dopo un anno con un colpo di bacchetta magica. È sereno ed entusiasta e io lo sostengo. Ruediger? Antonio è pronto, tornerà al massimo grazie agli allenamenti e alle partite».
In attesa del pieno recupero di Dzeko («Non è ancora al 100% ma piano piano sta ritrovando la forma fisica e maggiore sicurezza»), che è stato convocato ma dovrebbe partire dalla panchina, Garcia dovrebbe proseguire tatticamente sulla strada tracciata a Palermo: «Metterò in campo una squadra in grado di variare tra i tre moduli che conosciamo bene per dare problemi all’avversario e vincere la partita». Tradotto in campo dovrebbe significare la conferma di Florenzi e Iago esterni a centrocampo, dove tornerà De Rossi al fianco di uno tra Pjanic (favorito) e Nainggolan, con Salah alle spalle di Gervinho. In difesa, sulla fascia destra, stavolta potrebbe essere Maicon a spuntarla su Torosidis.