Gandini: “Nainggolan è un giocatore della Roma, farà parte della squadra. Monchi è stato preso per dare solidità”

L’amministratore delegato della Roma, Umberto Gandini, è intervenuto ai microfoni di Radio 24, parlando così delle strategie future del club giallorosso e del lavoro svolto finora. Queste le sue dichiarazioni:

A Detroit quasi 40 mila spettatori per la partita col Psg. Questo spiega le tournée…
Sono tanti anni che i club seguono questo trend, approfittando di impianti di alto livello dove il calcio sta crescendo molto, i club partecipano alla ICC in Asia e in America e questo è utile per portare uno spettacolo dove non ci sarebbe.

Il Napoli è un mese che in montagna, questo può essere utile dal punto di vista tattico…
Non è una controprova, lo scorso anno Juve e Roma sono arrivate sopra il Napoli, la città di Roma merita che il brand sia conosciuto in tutto il mondo. L’ideale per noi è venire ad Harvard, ci sono le condizioni migliori per lavorare qui.

Arriverà il momento in cui il calcio europeo sarà giocato in Asia, Australia e America?
Forse questo è nel disegno del futuro come si fa con la MLS, già si è iniziato con le Supercoppe ad esempio in Italia e in Francia o in Spagna non si tratta di passare il tempo per fare esercizio di brand. Guardando la partita con il Psg abbiamo visto due squadra all’altezza che si fronteggiano allo stesso stadio di preparazione.

Ma Nainggolan rinnoverà?
Radja è un giocatore della Roma, farà parte anche lui della squadra.

Il progetto Monchi è stato capito dai tifosi?
Posso capire un po’ di scetticismo, ma il presidente Pallotta ha voluto dare un segno di solidità puntando su Monchi che garantirà una squadra competitiva anche il prossimo anno. Monchi non ha la bacchetta magica, era necessario fare certe operazioni ma gli arrivi stanno migliorando la squadra.

Qual è l’obiettivo di quest’anno?
Una squadra come la Roma deve pensare a giocare per vincere il campionato, è così per almeno 3-4 squadre in Italia, poi il risultato finale dipende da molti fattori, ma la Roma è stata la squadra che per 6 anni ha più insidiato la Juve. L’obiettivo è fare bene ogni partita poi non sempre i risultati possono arrivare, ma noi faremo tutto il possibile.

Le fa impressione vedere come sta tornando il Milan? Che effetto le fa dopo che vi ha lavorato per 23 anni?
Il cambio di proprietà rappresenta una cesura netta rispetto al passato, e stanno riportando ai vertici una grandissima squadra storica.

Un tifoso chiede delucidazioni sullo sponsor sulla maglia…
E’ una delle priorità che abbiamo, ci sono opportunità buone e meno buone, altre da valutare, è una soluzione che deve assolutamente definirsi. Sicuramente la società è impegnatissima nel cercare tutte le soluzioni che possano aiutare a crescere”

Il ministro Lotti vuole cambiare le regole sui diritti tv per trovare una situazione più equa, che posizione ha la Roma?
In questo momento siamo preoccupati per la situazione con la Lega e per il futuro del calcio italiano. Vanno bene maggiori risorse per migliorare l’equilibrio competitivo generale ma non sono sicuro che questo possa passare solamente dai diritti tv.

C’è il rischio di dare più soldi a chi ne ha già…
Noi abbiamo un calcio di vertice con squadre che devono essere competitive in Europa, sono certo che nel progetto del ministro ci sia l’idea di assecondare le necessità di queste squadra.

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