Corriere dello Sport (G. Burreddu) – Scordatevi le vecchie diplomazie inconsistenti, Thiago Motta è uno che si fa valere. Ne sono prova le parole decise (e composte as usual) dopo il ko all’Olimpico. “Non parlare degli episodi dal mio punto di vista è non voler vedere la realtà. Ma quella è davanti a noi. I due episodi non so come descriverli“.
Anzi, sì: “Inesistente” definisce l’allenatore del Bologna il rigore concesso ai giallorossi. “Iniziamo l’anno nuovo con le stesse abitudini. Il giocatore della Roma cerca il mio difensore. Il mio difensore gioca la palla correttamente. Il rigore non c’è. E poi ce n’è uno per noi clamoroso. Questi sono due episodi su cui dobbiamo fare attenzione. Il calcio non è questo, sta evolvendo, e c’è amarezza perché queste ingiustizie non vanno bene“.
Niente alzate di voce, il volume di Motta resta al minimo. Ma le parole sono un rasoio. “Capisco la frustrazione dei miei ragazzi. L’arbitro ha detto che il mio giocatore, Ferguson, è andato a cercare il difensore della Roma. No, è il contrario“.