Ogni ora può essere quella buona e Friedkin aspetta soltanto il via libera dei suoi advisor a New York per raggiungerli e mettere la firma sui contratti preliminari che gli consegneranno la Roma. L’affare è fatto per una cifra intorno ai 700 milioni, compresi i 272 di debito e l’aumento di capitale. Ora serviranno almeno due mesi per il trasferimento delle azioni. Ormai è fatta, un deal voluto da tutti, anche da Pallotta che saluta senza trofei ma che fino all’ultimo ha onorato aumenti di capitale e copertura dei costi. Le firme potrebbero arrivare oggi, già ieri le parti lavoravano a un comunicato per la Borsa. La fase di analisi sui conti è terminata mercoledì notte, intorno alle 3, dopo una giornata fiume in cui i dirigenti della Roma hanno seguito dagli uffici dell’Eur lettura dei contratti, apposizione delle prime firme, discussioni sui singoli termini, riscritture, pratiche che hanno fatto slittare le operazioni finali di qualche ora. A Roma nessuno ha ancora ricevuto il piano industriale: fare programmi quindi è almeno prematuro, probabile però che si tratti con la UEFA per avere la possibilità di sforare sui paletti del Fair Play Finanziario. Lo scrive M.Pinci de La Repubblica.