La Repubblica (M. Juric) – Non accenna a placarsi il dissenso della Curva Sud nei confronti della famiglia Friedkin. Domenica prossima allo Stadio Olimpico andrà in scena l’ennesima protesta del settore più appassionato del tifo giallorosso. La sosta per le nazionali non sembra aver abbassato i toni di una protesta che prosegue senza soluzioni di continuità. L’annuncio è arrivato ieri, attraverso un messaggio sui social: “In occasione di Roma-Inter la Curva Sud resterà fuori – per far risaltare ancor più il dissenso vista l’importanza della partita – per quindici minuti ed in silenzio per protestare contro una dirigenza che, alle promesse, non sta facendo seguire i fatti. Bandiere vilipese, stemma mai restituito, disorganizzazione diffusa, merchandising approssimativo, scelta di persone inadeguate a rappresentare la Roma sotto tutti i profili, vista la loro non conoscenza della realtà romana, della storia dell’A. S. Roma, dei valori tradizionali dei Romanisti”.

Il riferimento chiaro è alla recente gestione del club da parte di Dan e Ryan Friedkin. Iniziato a gennaio scorso con l’esonero, a sorpresa di José Mourinho e culminato con il licenziamento, dopo sole quattro giornate di campionato, di Daniele De Rossi che era subentrato proprio allo Special One. Dieci mesi di gestione del club confusa e distaccata che ha portato la tifoseria giallorossa a montare una protesta costante dallo scorso 18 settembre, giorno del licenziamento dell’ex Capitan Futuro. Due giorni dopo è arrivato l’allontanamento dell’ex Ceo Lina Souloukou. Una dimissione forzata che, nelle intenzioni degli americani, doveva segnare un punto di svolta con il passato. Ma invece ha solo acuito il senso di “disorganizzazione diffusa” che si menziona nel comunicato.

Alla Roma sembra mancare una strategia sportiva, appare confusa la direzione del club nel medio-lungo periodo e c’è una carenza oggettiva di dirigenti, in attesa dell’arrivo del nuovo AD. E le poche figure apicali rimaste nell’organigramma vengono definiti dalla Curva Sud “persone inadeguate a rappresentare la Roma sotto tutti i profili”. La totale assenza di rappresentanti del club ai funerali di Giacomo Losi lo scorso 4 febbraio è una ferita difficilmente rimarginabile nei cuori dei tifosi giallorossi. Gli stessi che la scorsa settimana, all’inaugurazione del parco dedicato a Niels Liedholm, hanno visto l’avvocato Lorenzo Vitali come rappresentante unico della società.

“Per guidare la Roma non è sufficiente spendere soldi ma è necessario creare e rappresentare una società in cui ciascun Romanista possa rispecchiarsi e della quale essere orgoglioso – rammenta la Curva Sud poiché questo non sta avvenendo, si invitano i Romanisti di tutti i settori ad unirsi nella protesta. Famiglia Friedkin, esigiamo un cambio di rotta”. Quella contro l’Inter sarà la terza dimostrazione di dissenso della piazza verso i Friedkin. Infatti, già nel match di debutto di mister Juric contro l’Udinese, la Curva Sud entrò sugli spalti al 30esimo minuto, accogliendo il momento con fischi, striscioni e cori contro la proprietà americana e la squadra.