Frase razzista su Rüdiger: la tv svizzera caccia Eranio

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La Gazzetta dello Sport (D.Stoppini) – «Non sono razzista, io. Ma la verità è che i difensori africani non hanno cultura tattica». Stefano Eranio prova un dribbling improbabile, l’accusa è di quelle toste: «Razzista». Così ha messo nero su bianco la Rsi, la tv svizzera con sede a Lugano, che ha cacciato l’ex calciatore della Nazionale per «un commento del tutto incompatibile con le regole e la deontologia del servizio pubblico». Eranio seguiva da studio per la Rsi le partite di Champions League. Martedì sera, nell’intervallo di Leverkusen-Roma, si era espresso così, a proposito dello svarione di Antonio Rüdiger, difensore della Roma: «I giocatori di colore fanno certi errori perché non sono concentrati. Sono forti fisicamente, ma quando c’è da pensare fanno questi errori».

Ventiquattro ore dopo, resta fermissimo sulla sua posizione: «Non cambio idea», dice rispondendo alla terza telefonata. Linea finalmente libera: l’ha chiamato mezzo mondo. «Se crescessero in Europa, i calciatori africani trionferebbero ovunque. E invece non hanno mai vinto un Mondiale», continua Eranio. Però… Rüdiger è di Berlino. «Ecco, se un errore ho commesso, è stato nel non sapere che il difensore della Roma è nato in Germania, quindi lui la cultura tattica ce l’ha — fa ancora — E comunque non volevo mica fare di tutta l’erba un fascio. Io ho giocato con Desailly, di colore pure lui. Un fenomeno, il suo arrivo cambiò il Milan. E aveva avuto la fortuna di crescere e allenarsi in Francia».

PRECEDENTE – La Rsi, peraltro, nel comunicato ha fatto pure riferimento a un’altra affermazione dello stesso tenore relativa a Manchester City-Juventus: «Ho chiesto spiegazioni, non so di cosa parlino – fa ancora l’ex azzurro – La verità è che alla Rsi sono stati scorretti. Con loro non avevo neppure un contratto, ma solo una collaborazione a gettone. Dunque, avrebbero potuto benissimo chiamarmi e dirmi “stop, per noi finisce qui”. Avrei accettato. Ma perché mettermi alla berlina così, pubblicamente? Tra l’altro, mi hanno fatto passare per quello che non sono. Ho allenato per 10 anni i ragazzi del Milan. Non sa quanti ne ho cresciuti ed educati. Andate a chiedere a Kingsley Boateng (oggi al Bari, ndr) cosa pensa di me. Non ho niente contro gli africani. Se ho sbagliato chiedo scusa». Magari un eccesso di luogocomunismo, quello sì. Ma alla Rsi, evidentemente, era serata di frasi fatte. La seconda voce di Bayer- Roma era l’ex attaccante tedesco Oliver Neuville. Al minuto 75 aveva sentenziato: «Conoscendo le squadre italiane, sarà difficile che il Bayer possa fare due gol». Infatti, quasi ne faceva tre.

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