Ieri nel mondo Roma si è parlato solo del caso-Totti. Anche volendo pensare ad altro — la partita contro il Napoli incombe — nelle radio private, sui siti internet e sui social network non esistevano altri argomenti. Il tema è quasi “filosofico”: è giusto contestare una bandiera per un rigore (seppure importante) sbagliato? Totti raccoglie ancora tra i tifosi percentuali di consenso “bulgare”, ma già il fatto che se ne parli rende l’idea di come il capitano romanista sia stato ormai “normalizzato”.
Il primo a schierarsi è stato il d.g. Franco Baldini: “La gente dovrebbe usare un po’ di buon senso. I calciatori che sbagliano i rigori sono quelli che li tirano. Chi si si prende la responsabilità di andare sul dischetto non andrebbe mai biasimato. Totti giocherà con la maglia della Roma fino a che ce la farà, il pensiero che possa farlo altrove non mi sfiora neppure”.
L’interista Fiorello ha postato un filmato su Twitter e Facebook: “Uno come Totti i romanisti non dovrebbero criticarlo mai. È nato a Roma e non se ne è mai andato, nei momenti belli e in quelli brutti. Francesco, rimani alla Roma perché è la tua squadra. Come si fa a criticare una bandiera se un giorno gioca meno bene di un altro? E poi io la partita l’ho vista e Francesco ha giocato bene!”.
Chi nella sua carriera ha vissuto conflitti molto più grandi con la tifoseria giallorossa è Peppe Giannini: “Il consiglio che posso dargli è di guardare avanti. Penso che Francesco sia amareggiato per quello che gli è capitato, ma deve pensare che il calcio è così: sia io sia Bruno Conti siamo stati criticati e offesi prima di lui. Deve cercare di essere superiore a queste cose”.
“Criticare Francesco è una vergogna — attacca Gigi Buffon, compagno di tante partite in nazionale ma, nell’occasione, il portiere che gli ha parato il rigore —. Protestare contro di lui è uno scandalo calcistico. Ma qualcuno si è permesso di fischiare Paolo Maldini nel giorno del suo addio…”.
Ancora più netto il pensiero di Gigi Riva che, come Totti con la Roma, ha legato tutta la sua carriera al Cagliari: “Le bandiere nel calcio sono sempre più rare. Alla Roma non ci sarà mai più uno come Totti, è bene che se lo tengano stretto”.
Come fa Diego Bianchi, alias Zoro (…): “Non si può contestare Totti perché sbaglia un rigore. È una materia senza fondamento. Il caso non esiste. Francesco è amareggiato, ma voglio dirgli che le contestazioni non corrispondono all’umore di chi tifa Roma”.
Lo ha difeso pure un “nemico” calcistico come Chicco Macheda che, via Twitter, ha scritto da Manchester: “Criticano Totti per un rigore… Mah!! Ringraziatelo a vita dopo quello che ha fatto per quella maglia! Da laziale vero lo stimo!!!”
Quello che è certo è che l’umore di Francesco non è dei migliori. La cosa che più l’ha ferito è che le critiche sprezzanti di chi si dice tifoso ma non conosce la storia della Roma gli siano state fatte mentre era a passeggio con i suoi figli. “La stagione non va bene — ha dichiarato ieri a Roma Channel — speriamo che il 2011 finisca presto. Non stiamo facendo quello che vogliamo, ma con questo gruppo e con la società vogliamo risalire e dimostrare che abbiamo un grande futuro”. Con la maglia della Roma.
Corriere della Sera – Gianluca Piacentini