Il Sole 24 Ore (B.Simonetta) – Francesco Totti compie quarant’anni, ma alla vigilia del suo compleanno a far rumore sono le dichiarazioni della moglie, Ilary Blasi, che in una lunga intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport non le ha mandate a dire al tecnico della Roma Luciano Spalletti. «Le scelte calcistiche sono opinabili ma non si discutono, – ha detto la Blasi – però forse avrei qualcosa da ridire a livello umano sulla persona. Non critico la scelta tecnica, critico il comportamento e Spalletti è stato un uomo piccolo». La moglie del capitano della Roma ha aggiunto che l’allenatore dei giallorossi «a parole ha detto anche delle cose stupende, ma a parole. Invece lo subisce. In un momento così difficile nella vita di un ragazzo che sta attraversando un passaggio importante c’è modo e modo per comportarsi. È giusto proiettarsi nel futuro e provare a fare grandi cose anche senza di lui, ma mi sembra che alla Roma rimanga ancora difficile. Certo si poteva essere più delicati e Spalletti sicuramente non lo è stato, non l’ha saputo guidare in questo percorso umano. Io le persone le giudico anche da questo. Quindi voto molto basso». Il riferimento è senz’altro all’episodio datato 21 febbraio 2016, quando Spalletti allontanò il capitano da Trigoria dopo uno scambio di vedute non molto cordiale.
Un giudizio impetuoso, dunque, verso un allenatore che nella lunga carriera di Totti ha avuto una certa importanza. I risultati sportivi raggiunti dal capitano con Spalletti alla guida della Roma, infatti, numeri alla mano sono i migliori di sempre. La media realizzativa di Totti con Spalletti al timone della Roma è decisamente migliore rispetto a quella relativa alle stagioni in cui alla guida dei giallorossi c’era un altro allenatore. Con Spalletti in panchina ha segnato più di 0,7 gol ogni novanta minuti giocati. Con altri allenatori, la media gol scende allo 0,42. Le cifre sono sicuramente influenzate dalle ultime due stagioni, con il capitano che riesce a trovare la via della rete nonostante venga usato col contagocce. Ma non va dimenticato che la stagione migliore di Totti in fase realizzativa è quella 2006/2007, campionato successivo al Mondiale vinto dall’Italia in Germania. In panchina c’era Spalletti, Totti realizzò 26 gol e si portò a casa la Scarpa d’oro (trofeo che va al miglior marcatore dei campionati europei).
Insomma, l’intervista della Blasi lascia pochi dubbi: Spalletti non è l’idolo di casa Totti. Ma con lui in panchina, Francesco – icona intramontabile e ultima bandiera di un calcio che non esiste più – segna come con nessun altro.