Eusebio Di Francesco, allenatore del Sassuolo, è intervenuto in conferenza stampa in vista del match di domani sera contro la Roma. Queste le sue parole:
Ci saranno assenze importanti: “Sicuramente non fa piacere non avere a disposizione giocatori importanti, ma faremo di necessità virtù, abbiamo dei giovani importanti che con i loro pregi e i loro difetti cercheranno di mettere in difficoltà la Roma”.
Su Spalletti: “Con Spalletti ho lavorato da team manager ma spesso mi faceva domande techiche e questo consentiva un confronto e una crescita anche se allora l’ultima cosa che credevo avrei fatto era l’allenatore”.
Sui gol subiti: “Le statistiche dei gol non le accetto perchè contanto tre gol presi a tovolino e ne tolgono due fatti. Detto ciò, è il blocco squadra che deve lavorare meglio in fase difensiva. Arriviamo dall’Europa e stiamo un po’ pagando dazio”.
Sull’avversario: “Sono più forti di noi, punto. Parliamo di una squadra che ci è superiore e che io avrei il desiderio di battere, anche se con affetto, perchè non ci sono mai riuscito. Sono in un momento di grande esaltazione, verranno con grande entusiasmo, con una grande tifoseria. Dobbiamo contrastarli con voglia, determinazione e organizzazione. Il calendario dice che dobbiamo affrontare la Roma, voglio una squadra in partita dall’inizio alla fine, anche in difficoltà”.
Sulla condizione del Sassuolo: “Non siamo riposatissimi, ma sappiamo che competere in Europa vuol dire anche questo. Anche la Roma fa la Coppa. Ma è ovvio che le assenze pesano più sul Sassuolo che sulla Roma, non abbiamo Berardi da 11 partite e non so per quanto non lo avremo”.
Sulle difficoltà nel primo tempo: “Quando si viene dalle coppe, si fa tardi e i primi minuti sono i più difficili, si deve carburare, poi cresciamo tantissimo. E’ ovvio che fatichiamo, anche perchè non abbiamo giocatori abituati a giocare tante partite ravvicinate, non abbiamo tanti nazionali. Domenica abbiamo trovato un Bologna in ottima condizione”.
Sull’assenza di Magnanelli: “Attualmente è quasi insostituibile. Ho il rimpianto di averlo fatto fatto giocare, volevo farlo riposare ma ho dato retta al cuore del mio calciatore. Sensi è un grande giocatore, ma deve crescere, i giovani anche quando sono in difficoltà non si devono nascondere, non mi interessa l’errore tecnico, e in questo Stefano deve crescere. L’ho fatto giocare mezzala accanto a Magnanelli perchè avere meno responsabilità tattica aiuta a crescere. I giovano vanno aspettati e fatti crescere, senza far sì che si abbattano. Io lo so perchè ho visto tanti giovani crescere, tra questi Pellegrini, che è diventato forte, ma non deve smettere di migliorarsi perchè ha ancora margini di crescita”.
Su Matri: “Si sta allenando e sta giocando con continuità e sta raggiungendo una condizione accettabile. Può ancora migliorare in continuità durante la gara, mi auguro lo faccia domani, giocherà da titolare”.
Sull’eventualità di un cambio di modulo: “Io tengo a dare continuità al mio pensiero calcistico, poi vedremo come. La notte porta consiglio. Ci sono meccanismi a cui i ragazzi sono abituati e che non vorrei cambiare, ma ho soluzioni diverse in base ai giocatori che ho. Ora ho fuori Missiroli, Magnanelli e devo valutare se Duncan sia utilizzabile o meno. Scenderemo in campo come dei leoni, i leoni del Sassuolo”.