Corriere della Sera (E.Giulianelli) – Juan Foyth, diciannovenne centrale difensivo argentino in forza all’Estudiantes di La Plata, è uno dei profili individuati dal direttore sportivo della Roma Monchi per sostituire il greco Manolas, destinato a raggiungere Roberto Mancini allo Zenit Pietroburgo.
Foyth, la Roma ha presentato un’offerta per lei all’Estudiantes: le risulta?
«Ho letto la notizia sui social network, così ho chiesto informazioni ai miei agenti. Loro mi hanno confermato che la notizia dell’offerta da parte della Roma è vera».
Cosa pensa della Roma e dell’opportunità di giocare con i giallorossi?
«La Roma è una delle squadre più importanti del mondo e a qualunque calciatore piacerebbe giocare lì. Sarebbe bellissimo! Ora però sono concentrato sugli impegni con l’Estudiantes, al termine del torneo vedremo come evolverà la situazione».
Nei piani del direttore sportivo Monchi, lei dovrebbe prendere il posto di Manolas destinato ai russi dello Zenit. Che effetto le farebbe una responsabilità di questo tipo?
«Manolas è un grande difensore che fa sentire la sua presenza. Come ho già detto, in questo momento non sono ancora concentrato sul mercato: se la trattativa si concretizzerà, io sono pronto a dare il mio meglio».
Che tipo di difensore è?
«Mi piace uscire con la palla al piede da dietro, ma mi trovo bene anche nei contrasti uno contro uno».
L’ultima volta che la Roma ha vinto lo scudetto è stato con un argentino al centro della difesa: Walter Samuel. La Roma è pronta per tornare a vincere?
«Sì, certamente. La Roma è davvero una grande squadra e ha il potenziale per vincere. Inoltre è abituata a lottare sempre per le prime posizioni del campionato».
Ha visto l’addio al calcio di Francesco Totti? Che emozioni ha provato?
«Totti è un idolo per la Roma che rappresenta al meglio l’immagine della squadra. L’amore che ha dimostrato per la maglia giallorossa è incredibile e tutto il mondo lo ricorderà per sempre».
Le piacerebbe giocare allo stadio Olimpico, davanti a un pubblico del genere?
«Sì, sarebbe bellissimo».