Formula 2: è turbo Roma

Corriere dello Sport (G.D’Ubado)Dzeko più Schick, Di Francesco mette peso in attacco per risolvere il problema del gol. Anche ieri il tecnico ha sottolineato come la Roma segni meno rispetto alle grandi del campionato. E allora dopo aver pareggiato le ultime due partite in trasferta, contro Genoa e Chievo, il tecnico per tornare subito alla vittoria contro il Cagliari cala il tridente pesante, con due centravanti, l’ex sampdoriano che parte da destra e con Perotti che a sinistra è favorito su El Shaarawy. La Roma ha il sesto attacco del campionato e per sperare di potersi inserire nella lotta scudetto deve segnare di più. Siamo arrivati a dicembre inoltrato e per la prima volta Schick e Dzeko giocheranno insieme dall’inizio. Se l’esperimento funziona può regalare alla Roma una marcia in più. Questa settimana Di Francesco li ha provati spesso insieme. Ha sperimentato schemi e movimenti per i due attaccanti. Dzeko e Schick sono diventati amici, perché parlano la stessa lingua. Edin conosce abbastanza bene il ceco, avendo giocato prima all’Usti Nad Labem e poi al Teplice. Patrik vuole fare bella figura nella Roma, dimostrare di meritare di essere il giocatore più pagato della storia giallorossa. E’ stato fermo due mesi per una serie di infortuni, ha dovuto recuperare la condizione. Vuole ripagare i tifosi, che lo hanno accolto come un campione sin dal giorno del suo arrivo a Fiumicino. Gli piace il calcio offensivo di Di Francesco ed è convinto di segnare tanti gol con la sua nuova maglia.

VITA DA BOMBER – Ci sono stati grandi attaccanti nella storia giallorossa degli ultimi quaranta anni. Coppie di goleador che hanno ruotato intorno a sei nomi indimenticabili: Pruzzo, Völler, Balbo, Batistuta, Montella e Totti, prima di arrivare a Dzeko. Pruzzo non ha mai avuto una spalla per un lungo periodo. Ha avuto prima Iorio, poi Graziani, per un breve periodo anche Vincenzi. E’ stato capocannoniere, ma con il supporto minimo delle altre punte. Nessun altro attaccante della Roma è finito in doppia cifra nell’epoca d’oro di Pruzzo, spesso dietro di lui il miglior realizzatore era un centrocampista: da Falcao a Conti, da Giannini a Boniek, che era una punta atipica. L’obiettivo della Roma di oggi è avere due attaccanti in doppia cifra. Mentre Schick deve ancora segnare il primo gol in giallorosso, Dzeko è a quota otto, pur con una media inferiore rispetto allo scorso campionato. In passato andarono in doppia cifra Balbo e Delvecchio, quindi Balbo con Totti (nel ’97-98) e da allora il Capitano è andato in doppia cifra altre nove volte, almeno con un compagno. Per due volte sono stati tre gli attaccanti giallorossi a finire in doppia cifra: nel ’98-99 Delvecchio (18 gol), Totti e Paulo Sergio 12, e nell’anno dell’ultimo scudetto, con Batistuta (20) e Totti e Montella appaiati (13). Nei migliori piazzamenti della Roma, non solo con il primo posto del 2001, i gol sono stati fondamentali. Come lo scorso campionato, quando Dzeko e Salah insieme hanno stabilito il primato delle reti in tandem, arrivando a quota 44. Non sempre giocare con il tridente ha portato ad avere goleador molto prolifici. Al primo anno di Garcia, dietro Destro, autore di 13 reti, si è piazzato Gervinho con 9. L’anno successivo Ljajic e Totti si sono fermati addirittura a 8.

FORMULA VINCENTE – Adesso Dzeko e Schick hanno quattro partite e tutto un girone di ritorno per entrare nella storia delle migliori coppie da gol della storia recente della Roma. Cominciano oggi, per convincere Di Francesco a insistere su questa formula. Sono la coppia di attaccanti più alta della serie A. I muscoli possono fare la differenza. Per aiutare la Roma a vincere.

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