Pagine Romaniste (L.Fantoni) – Gli ultimi 6 mesi. Dopo che l’inizio di campionato non era stato dei migliori, tutti si aspettavano un mercato faraonico da parte di Petrachi e della nuova società. Un paio di nomi importanti arrivano, ma i soldi spesi sono pochi. Entrambi infatti si trasferiscono a Roma in prestito gratuito. Si tratta di Fabinho del Liverpool, che non era riuscito a trovare molto spazio da titolare nei Reds nei 6 mesi precedenti, e l’esterno portoghese del Tottenham, Rafa. Anche quest’ultimo nel club londinese aveva giocato titolare solamente due volte dall’inizio della stagione. Per quanto riguarda le cessioni, ad andare via sono solo tre giovani della Primavera, due a titolo definitivo e uno in prestito al Novara.
OBIETTIVO MINIMO RAGGIUNTO. SI CHIUDE CON UN TROFEO
Le cose in Serie A migliorano, ma non troppo. A gennaio arrivano tre vittorie consecutive e poi la sconfitta contro l’Udinese. A febbraio due goleade per 4-0 contro Frosinone e Torino, e anche due partite perse contro Genoa e Inter. A marzo invece arrivano solamente vittorie, tra cui quella importantissima in casa del Napoli. Contro i partenopei la Roma dilaga, portando a casa un 3-0 con la doppietta di Moriba e il gol di Vlasic. C’è il derby. La Roma se lo aggiudica per 2-1 grazie ai gol di Nygren e Solomon. Dopo la vittoria nella stracittadina però, ci sono i match contro Juventus e Milan. La squadra di Fonseca li perde entrambi ed è in quel momento, probabilmente, che vede andare in fumo tutte le possibilità di una rimonta per il titolo. Dal quel momento poi la Roma ne pareggia una e le vince tutte. Alla fine la classifica finale la vede arrivare al quarto posto, in zona Champions League, con 78 punti, 8 in meno della capolista Inter. La classifica marcatori la vince Lukaku con 23 gol, mentre i primi romanisti sono Solomon con 15 e Moriba con 13.
Il cammino in Coppa Italia ricalca quello degli anni precedenti. Il primo turno viene passato agevolmente con una vittoria contro il Sassuolo, ma poi ai quarti di finale arriva la debacle in casa contro il Milan. 3-0 firmato da Elvedi, Thuram e Paquetà, senza possibilità di replica. Una buona notizia arriva dalla Supercoppa Italiana che la Roma riesce ad aggiudicarsi per il secondo anno consecutivo. In finale contro l’Atalanta finisce 2-0 per i giallorossi grazie ai gol di Rogerio e di un giovane, cresciuto nella cantera della Roma e dal nome illustre, Emanuele Filiberto. Dicono che abbia preso il soprannome di Giannini, Il Principe.
SEMPRE LA STESSA STORIA
Di miracoli nella storia della Roma se ne sono visti pochi. Quello che succede nella doppia sfida contro il Liverpool è annoverabile tra questi. All’Olimpico finisce 0-0. Il Liverpool domina ma Pau Lopez riesce a tenere la porta inviolata. Al ritorno le cose si mettono malissimo: Dybala al 32′ e Firmino al 33′ portano gli inglesi sul doppio vantaggio. La squadra di Fonseca però non si dà per vinta e inizia a macinare gioco. Al 37′ Moriba accorcia le distanze ma ancora non basterebbe. Nella ripresa è un assedio dei giallorossi che però, inevitabilmente, scoprono il fianco alle avanzate avversarie. All’81’ Nygren prende palla e con un tiro da fuori mette la palla sotto al sette. È 2-2 Roma e passaggio del turno in virtù dei gol segnati in trasferta. Ai quarti di finale il destino beffardo vuole che l’avversario sia di nuovo il Barcellona. In Italia finisce 1-1 con Vlasic che risponde a Boadu. In Spagna i catalani vincono per 2-1 grazie al gol di Bruno Fernandes e cancellano definitivamente il sogno di un trofeo europeo. Alla fine a vincere il trofeo è il Manchester City, in finale proprio contro i bluagrana, e a segnare è Justin Kluivert. L’Europa League se la aggiudica il Chelsea in finale contro Il Bayern Monaco, mentre in Conference League la Dynamo Kiev ha la meglio sulla Lazio per 3-1. Alla fine il bilancio della nostra carriera recita 2 Scudetti e 2 Supercoppe italiane in 5 anni. Sicuramente molto meglio dei precedenti 10 anni. Da segnalare anche due cammini in Europa League, conclusi in semifinale ma che hanno regalato grandi emozioni.