Pagine Romaniste (L.Fantoni) – Nove squadre in 5 punti. Così si era chiuso lo scorso episodio (qui per recuperarlo). Serviva qualche acquisto giusto e la Roma se la sarebbe potuta giocare sicuramente per il titolo in un campionato così equilibrato. Per Petrachi la priorità è la difesa, il reparto che ha sofferto di più dall’inizio della stagione. Va via Juan Jesus che si accasa al Salisburgo per 3.8 milioni, e Juan Cruz Komar, arrivato l’estate precedente dall’Atletico Madrid. L’argentino, che con la maglia giallorossa aveva totalizzato solo tre presenze e tutte da subentrato, viene ceduto al Siviglia per 6.75 milioni. Per quanto riguarda i giovani, Darboe va in prestito al Seregno e Sdaigui al Palermo. Per rimpiazzare i due partenti in difesa, il direttore sportivo ex Torino acquista Kevin Bonifazi dalla Spal per 8 milioni e Joel Matip dal Liverpool in prestito gratuito, con un’operazione che ai più ha ricordato quella fatta con il Manchester United per Smalling. Il difensore italiano viene preso per fare la riserva (2 le presenze in campionato) mentre il camerunense si rivela l’arma in più della retroguardia giallorossa, collezionando 16 presenze e tenendo una media voto di 7.11. L’ultimo acquisto arriva sempre in prestito gratuito ma questa volta dal PSG. Si tratta dell’attaccante russo Fedor Chalov che alla fine risulterà determinante per i risultati raggiunti con 10 gol in 17 partite.
SI TORNA A CIRCO MASSIMO
I tifosi della Roma ci credono. Per la prima volta dopo tanto tempo il campionato è equilibrato, la squadra è forte, e la sensazione di poter fare qualcosa di importante è reale. Il 2022 si apre con tre vittorie consecutive contro Fiorentina, Atalanta (in trasferta) e Genoa. Tre partite in cui Manor Solomon segna 5 gol. La squadra di Fonseca perde fuori casa contro il Milan ma la settimana successiva ospita la Juventus e la batte 2-1 grazie ai gol di Chalov e Cristante. Il derby se lo aggiudicano sempre i giallorossi, per 1-0, grazie ad un gol di Roberto Maisto, giovane attaccante nato ad Ausonia, in provincia di Frosinone, cresciuto nella cantera romanista e alla seconda presenza in Serie A. Possibile erede di Totti? Il futuro ce lo dirà. La Roma poi fino a fine campionato non perde più. Sul campo dell’Inter, in inferiorità numerica, i capitolini si impongono per 1-0 grazie alla rete di Chalov. Alla terzultima giornata la Roma è prima ma la Juventus è lontana solo 3 punti e ha gli scontri diretti a favore. Il sabato i bianconeri ospitano il Brescia e lo battono agevolmente. I giallorossi, con tutte le pressioni del mondo sulle spalle, ristabiliscono le distanze il giorno dopo battendo per 3-0 il Napoli (Gomez, Cristante e Chalov). La settimana successiva sembra di assistere al solito dramma. Si va a Firenze dove i viola bloccano Florenzi e compagni sull’1-1. La Juve gioca il giorno dopo, in casa del Sassuolo. Pjanic risponde a Boga, è 1-1 anche in Emilia. Ora alla Roma basta anche un pareggio, all’ultima in casa, contro l’Atalanta. Il primo tempo si gioca in un clima che teso è dire poco. Da Torino però arrivano buone notizie. Il Parma è passato in vantaggio sulla Juventus. Questo gol libera la testa dei romanisti che nella ripresa si scatenano e vincono la partita con i gol di Chiesa e Milanese (giovane della Primavera). Al fischio finale è il delirio giallorosso. I tifosi entrano in campo e dopo qualche ora sono tutti a Circo Massimo per festeggiare la vittoria. La Roma è campione d’Italia dopo 21 anni.
ALTRA IMPRESA CON IL BARCELLONA? E IL RESTO DEL MONDO?
Sul grandioso cammino in campionato ha sicuramente influito la precoce eliminazione in Champions League. Troppo forte il Barcellona, questa volta l’impresa non riesce. All’andata all’Olimpico la Roma perde 2-1 con i gol di Bruno Fernandes e Sanè per i blaugrana e Cristante per i giallorossi. Al ritorno gli spagnoli dominano e vincono 2-0 con la doppietta di Riqui Puig. Alla fine il trofeo lo vincerà il Real Madrid, in una finale al cardiopalma decisa ai calci di rigore, proprio contro il Barcellona. In Europa League a trionfare è l’Arsenal contro il Porto mentre in Conference League è l’Everton ad aggiudicarsi la prima edizione. Per quanto riguarda la Coppa Italia, la Roma passa il primo turno battendo 3-1 il Bologna (doppietta Solomon e Gomez) ma viene eliminata nei quarti dall’Inter che si impone per 1-0 (Dumfries). i nerazzurri vinceranno poi la competizione in finale contro la Juventus.
Situazione panchine: il Napoli è in cerca di un allenatore dopo aver esonerato Pochettino, così come il Milan con Pioli. A Lecce non c’è più Liverani ma un nome illustre come Mauricio Pellegrino. Gasperini ha lasciato Bergamo e al suo posto è arrivato Paco Jèmez. Dai campionati esteri l’unica vera novità arriva dalla Bundesliga dove l’impero di Bayern viene interrotto dal Lipsia che si aggiudica il Meisterschale. Dopo la conquista dello Scudetto, l’obietto della nostra Roma deve essere quello di conquistare il primo trofeo europeo. Impresa non facile, soprattutto in Champions League, ma con una squadra così nulla è impossibile.