Pagine Romaniste (L.Fantoni) – Siamo agli sgoccioli della nostra carriera. Per l’ultima volta andiamo a vedere un mercato estivo. Il caso vuole però, che nell’estate del 2023, secondo Football Manager, la Roma cambia proprietà e passa ad un italiano, tale Federico Iacono. A quanto pare il passaggio di consegne non è stato indolore e semplice. Petrachi infatti è stato costretto praticamente a non fare mercato. Piazza solo un paio di colpi, il trequartista croato Nikola Vlasic, reduce da ottime annate al CSKA Mosca e prelevato per 22.5 milioni, e il giovanissimo mediano francese Marceau, un giovane di prospettiva proveniente dal Dijon. Sul fronte uscite, partono tre giovani della Primavera, da cui la Roma però ricava quasi 35 milioni. Bodo e Dotti si trasferiscono al Sassuolo, Abbate all’Udinese. Una cessione illustre è quella del Papu Gomez che per 1 milione di euro si sposta in Olanda, al Vitesse. Inspiegabile la decisione di cedere in prestito gratuito Jordan Veretout allo Spartak Mosca. Da questi 4 anni di mercato resta un dato importante: ogni singola stagione le entrate sono state superiori (a volte di molto) alle uscite.
CHE FATICA
Una sola vittoria nelle prime sei partite di campionato. Inizia così la stagione successiva ai due Scudetti consecutivi. All’esordio con il Genoa arriva un 1-1 con gol di Solomon. Poi un 3-0 al Frosinone (Moriba, Riccardi e Ricci, un giovane della Primavera). Tra Torino, Inter, Parma e Napoli arrivano solo due punti. A ottobre e novembre, dopo un confronto di Fonseca con la squadra, c’è la ripresa. Cinque vittorie consecutive con la striscia che si interrompe al derby dove finisce 1-1 con tutta la partita che si concentra in due minuti, quelli dei gol di Belotti per i biancocelesti e Moriba. A Torino contro la Juventus i giallorossi conquistano un pareggio che però ha un sapore amaro visto che i bianconeri riacciuffano la partita per i capelli, all’88’ grazie ad un gol di Aguero. Col Milan in casa finisce 3-0 (doppietta Chiesa e Florenzi), ma prima della sosta invernale i capitolini crollano contro il Sassuolo. La classifica è impietosa. La Roma è al quinto posto in classifica, a -8 dall’Inter capolista. L’ipotesi terzo titolo sembra molto lontana anche se nulla è ancora chiuso. Nella classifica marcatori guidano Lukaku e Cutrone con 10, mentre il primo romanista è Chiesa con 6. Per quanto riguarda gli assist, Solomon è a 4, distante di un solo passaggio decisivo da Luis Alberto.
IN CHAMPIONS SOLO SECONDI
Il girone è abbordabile: Lipsia, Atletico Madrid e Salisburgo. La prima partita vede i tedeschi venire all’Olimpico ed è un trionfo per la Roma. 4-0 con la doppietta di Moriba e i sigilli di Edson Alvarez e Tadic. In casa del Salisburgo arriva il primo stop. I giallorossi, nonostante la superiorità numerica per un terzo della gara, non riescono ad andare oltre lo 0-0. Tra le mura amiche contro l’Atletico, questa volta in inferiorità numerica, Fonseca compie l’impresa, vincendo per 3-2 grazie alle reti di Rogerio, Vlasic e Solomon. Al ritorno al Wanda Metropolitano però Kulusevski e Morata stendono i capitolini. Servirebbero due vittorie per avere la certezza di arrivare primi nel girone, ma in Germania contro il Lipsia finisce 2-1 per i padroni di casa. L’ultima vittoria casalinga con il Salisburgo per 3-0 (doppietta Tadic e Nygren) serve a poco perché la Roma riesce a qualificarsi solo come seconda del girone. Di avversari alla portata da poter pescare ce ne sono pochi giusto il Valencia. I giallorossi però si confermano una squadra storicamente sfortunata e dall’urna di Nyon pescano il Liverpool campione in carica. Il sorteggio è proibitivo, e con ogni probabilità vedremo ancora una volta uscire la squadra di Fonseca ai quarti di finale. Le speranze sono tutte affidate ad un mercato di gennaio che, senza il cambio di proprietà in corso, deve necessariamente essere più sostanzioso di quello estivo.