Pagine Romaniste (L.Fantoni) – Il salvatore della patria ha un nome: Josè Juan Macias. Arriva dal Messico, ha 21 anni, e Petrachi lo prende in prestito dal Leicester dove era arrivato l’estate prima per 30 milioni ma non era riuscito a trovare troppo spazio. Finalmente un acquisto dopo una serie di sessioni di mercato prive di qualsivoglia arrivo. Vi avevano anticipato la partenza di Gonalons nell’episodio precedente (qui per recuperarlo). Se ne vanno anche Cetin per 8 milioni al Fenerbahce e Santon per 3.5 al CSKA Mosca, più i vari prestiti di giovani come Masangu, Sdaigui e Bianda. Petrachi continua quindi a levare ingaggi pesanti ma stavolta rafforza anche la squadra perché Macias si prende subito il posto da titolare a discapito di Schick. A metà aprile decide di lasciare Trigoria anche Robin Olsen che si accasa al Al-Wahda per 6.5 milioni dove prenderà uno stipendio di 8.5 milioni lordi. Primo, vero mercato da quando abbiamo iniziato la carriera.
LA SERIE A HA UN NUOVO PADRONE
Gennaio e febbraio non sono due grandi mesi per la Roma. Arrivano tanti pareggi e tante sconfitte. I giallorossi spesso passano in vantaggio ma poi si fanno rimontare, come accade nella sconfitta per 2-1 contro il Milan o nel pareggio per 2-2 con il Lecce. Lo spettro di un altro anno di Europa League si fa sempre più reale. Il 22 febbraio però i capitolini vincono 2-0 in casa del Genoa grazie ai gol di Dzeko e Macias e da quel momento non perdono praticamente più. Arriva la vittoria nel derby (1-0 con gol di Zaniolo), il pareggio a Torino contro la Juventus e la vittoria in casa dell’Atalanta per 3-1. All’ultima giornata Roma e Napoli arrivano a giocarsi il quarto posto in volata. I capitolini sono due punti sopra ma alla 38esima devono affrontare proprio i partenopei al San Paolo. La tensione è altissima. Lozano porta subito in vantaggio gli uomini di Pochettino (ha sostituito Gattuso il primo anno). La panchina di Fonseca traballa. Pallotta non manderebbe giù un altro anno senza i ricavi della Champions. Al 16esimo Schick si infortuna ed entra Dzeko. E per l’allenatore portoghese è una manna dal cielo. Il bosniaco dimostra ancora una volta di essere un giocatore dalla classe superiore e batte Meret due volte tra il 30esimo e il 44esimo. Nella ripresa Morelos fa 2-2. Alla Roma andrebbe anche bene questo risultato ma Macias vuole stare tranquillo e al 72esimo realizza il gol che regala la vittoria ai giallorossi e una qualificazione in Champions League che mancava da due anni. A vincere lo scudetto è l’Inter che supera la Juventus di un punto. Europa League per Napoli e Fiorentina, con il Cagliari che andrà a giocarsi la prima edizione della Conference League, la nuova competizione istituita dalla Uefa che prenderà il via nel 2021. Il capocannoniere è Lautaro Martinez con 27 gol mentre il primo giocatore della Roma è Zaniolo con 12. Lorenzo Pellegrini vince la classifica degli assist con 13 passaggi decisivi.
IMPRESE EUROPEE
Vi avevamo raccontato di come il sorteggio dei sedicesimi di Europa League fosse stato clemente con la Roma, accoppiandola con la Stella Rossa. In Serbia però finisce 1-0 per i padroni di casa. Al ritorno dopo 17 minuti ecco l’incubo. Boakye, vecchia conoscenza del calcio italiano, manda in vantaggio la Zvezda. Alla Roma servono 3 gol per passare il turno. Ci pensano Schick e Kluivert con una doppietta a ripristinare l’ordine naturale delle cose e a mandare i giallorossi agli ottavi. Qui i capitolini non sono fortunati e pescano il Monaco. All’Olimpico finisce 3-1 con il gol di Jovetic per gli ospiti che arriva a 3 minuti dal termine. Nel Principato finisce 1-0 per i monegaschi (Pavlovic) con la squadra di Fonseca che soffre tantissimo e viene salvata solo da Ben Yedder che sbaglia un rigore decisivo, regalando ai romanisti i quarti. Qui l’avversario è il Villareal, già umiliato da Dzeko qualche anno prima. Questa volta la doppia sfida è semplice. 3-1 in Spagna (Macias, Kluivert e Schick) e 2-0 al ritorno (Macias e Under). Ancora una volta la Roma è in semifinale di Europa League e di nuovo il sorteggio gli regala una squadra inglese. L’anno prima era stato l’Arsenal, questa volta i loro acerrimi rivali, il Tottenham. Si gioca prima a Londra e il match finisce 2-1 per gli uomini di Mourinho. Il gol di Schick all’89esimo tiene comunque a galla i giallorossi. In Italia Delle Alli segna dopo 17 minuti. Under e Kluivert ribaltano la partita e la portano ai supplementari. Qui però, come spesso è accaduto nella storia giallorossa, le speranze si spengono con il gol di Kane. A nulla serve la marcatura di Macias a quattro dalla fine. La Roma esce un’altra volta per i gol in trasferta. Alla fine a vincere la competizione sarà proprio il Tottenham in una facile finale contro la Real Sociedad. In Champions il prossimo anno sarà più difficile ripetere cammini simili a quelli visti in Europa League.
COPPA ITALIA E CESSIONI DOLOROSE
Nella Coppa Nazionale la Roma batte il Bologna ai supplementari nel primo turno e poi si toglie la soddisfazione di vendicare l’eliminazione subita dal Napoli l’anno precedente, mandandoli fuori con un netto 2-0 (Kluivert e Zaniolo). Il cammino nella competizione si interrompe nella semifinale con la sconfitta complessiva per 3-1 contro la Juventus. I bianconeri poi vinceranno il trofeo in finale contro la Lazio. Notizie dal mondo: De Rossi è durato solo 83 giorni sulla panchina dell’Udinese prima di essere esonerato. Ora è ancora svincolato. Sulla panchina della Lazio si è seduto Rafa Benitez al posto di Inzaghi che è stato cacciato. Un ex biancoceleste, Tommaso Rocchi, ha iniziato invece ad allenare il Genoa, mentre nella calda Benevento è arrivato Phillip Cocu.
Capitolo cessioni: La nostra simulazione si ferma al 28 giugno ma sono già due gli addii dolorosi ma remunerativi che dobbiamo citare. Lorenzo Pellegrini, possibile futura bandiera della Roma, ha deciso di lasciare la Capitale per approdare ai tanto odiati rivali del Liverpool. L’offerta da 102 milioni di euro era davvero irrinunciabile. Lascia Trigoria anche Justin Kluivert che, dopo una stagione in cui ha totalizzato 51 presenze, 13 gol e 7 assist, viene acquistato dal Manchester City per la cifra di 67 milioni di euro. 169 milioni quindi rimediati da due sole cessioni, che potrebbero diventare di più dal momento che Petrachi ha messo sul mercato Under, Dzeko e Coric. I soldi per rifare la squadra ora ci sono, Staremo a vedere come si muoverà il direttore sportivo sul mercato.