Leggo (R.Buffoni) – Questo significa parlare, direbbero negli States. Stavolta Jim Pallotta l’ha messa sotto al sette come Totti, guadagnandosi applausi bipartisan senza se e senza ma. Ci riferiamo all’iniziativa Football Cares in soccorso dei rifugiati. Il mondo dorato del calcio non poteva e non doveva rimanere indifferente di fronte alla tragedia di chi fugge dal proprio paese in cerca di un futuro. Disperati che attraversano mari e scavalcano montagne spesso indossando tute, maglie o calzoncini di Real, Barcellona, Bayern. Football Cares onlus raccoglierà sotto la bandiera di tutto il calcio italiano, cercando di superare per una volta le rivalità (Juventus, Inter e Milan già hanno dato la loro disponibilità), fondi da destinare alle 4 maggiori organizzazioni umanitarie: Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr), Save the Children, International Rescue Committee e Croce Rossa. L’iniziativa sarà illustrata domani nei particolari, ma già raggiunge e supera le pur lodevoli iniziative messe in campo dal Bayern (che ha aperto i suoi campi ai bimbi profughi e, assieme al Dortmund attravreso l’hashtag #RefugeesWelcome ha mobilitato anche le curve ultrà) e dal Real Madrid, che ha annunciato la donazione di un milione di euro.